L'istituto professionale "G. Ferraris" di Brindisi è stato temporaneamente chiuso per il degrado della struttura, così come accertato dall'ASL del capoluogo pugliese. I dipendenti dell'azienda sanitaria hanno rilevato delle criticità impiantistiche e strutturali, in particolare con distacchi dell'intonaco, muffa e batteri, anche se la criticità maggiore dipende dalla precaria sicurezza delle prese elettriche e dai solai. I problemi della struttura scolastica, già in pessime condizioni, sono state acuite dalle condizioni meteo avverse di questo inizio di anno scolastico, con il dirigente scolastico Rita De Vito che si è trovata costretta a chiudere le porte di sette aule dove gli studenti svolgevano le lezioni e due laboratori siti nel secondo piano dell'istituto brindisino.
La Scuola è sita in Via Adamello ed è stata costruita negli anni '50, sembra che da allora non abbia ricevuto nessun lavoro di manutenzione.
La preside del "G. Ferraris" chiede delle verifiche all'amministrazione comunale sin da marzo e aveva minacciato di sgomberare lei stessa la scuola qualora il sindaco non l'avesse fatto, visti i pericoli per i 700 studenti che tutti i giorni sono impegnati nelle Lezioni. E' servito, allora, l'intervento dell'ASL che ha risolto il problema, serrando le porte dell'istituto per il pericolo crolli.
A chiudere l'istituto è stato l'ispettore del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti del Lavoro della ASL Emilio Longo. Insieme all'ispettore della Azienda Sanitaria Locale, però, ha partecipato al sopralluogo anche Vito Ingletti, dirigente dell'area tecnica della Provincia di Brindisi, proprietaria dell'istituto.
Non avendo un luogo alternativo per far svolgere le lezioni ai ragazzi brindisini dell'istituto professionale la preside De Vito ha deciso di far tenere le lezioniall'aperto, come ha dichiarato la stessa dirigente scolastica all'Ansa:"Mi opporrò a qualsiasi forma di frazionamento dei ragazzi in altri istituti della città. Faremo lezione all'aperto, al parco del Cillarese".