Pietro Parisi non è solamente un grande chef ma anche un uomo che ama la sua terra, la Campania. Ne è chiara dimostrazione la scelta di rinunciare a successo e riconoscimenti per tornare a lavorare a Palma Campania, in provincia di Napoli. Non è facile, però, vivere e lavorare a Napoli per via del racket e delle minacce.
Pietro Parisi ha lavorato con Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse
Lo chef Pietro Parisi è balzato agli onori delle cronache, ultimamente, per via del suo grande coraggio. Ha detto 'no' a un ragazzo che lo ha ricattato nel suo ristorante, a Palma Campania.
Era quasi mezzanotte, il ristorante stava quasi chiudendo e, all'improvviso, è entrato un ragazzo che ha chiesto 50 euro a Pietro Parisi. Questo ha detto 'no' ed ha allontanato il taglieggiatore; poi ha denunciato l'episodio ai carabinieri.Lo chef pluripremiato avrebbedetto al giovane estorsore di non aver timore né di lui né di chi lo mandava, invitandolo a lavorare per 'guadagnarsi il pane'. Parisi non vuole dare soldi a chi non lavora. Sembra che lo chef abbia invitato il giovane taglieggiatore a non seguire più il modello Gomorra ma ispirarsi alle generazioni passate, quando il lavoro era tutto. Pietro Parisi ama la cucina e tutto ciò che ruota attorno del mondo dell'enogastronomia, per questo ha viaggiato tanto, collaborando con chef del calibro di Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse.
I suoi succulenti piatti sono stati apprezzati da molte celebrità, come l'ex presidente francese Nicola Sarkozy e la compagna Carla Bruni. Pietro avrebbe potuto ottenere altri riconoscimenti ma, sul più bello, ha deciso di tornare a Napoli, città dove è nato e cresciuto.
L'obiettivo di Pietro Parisi è riscattare la sua terra e, in qualche modo, riuscire a combattere la criminalità e il racket.
Lo chef italiano, molto apprezzato in Italia e all'estero, avrebbe ottenuto altri premi e stelle Michelin. Nulla, per lui, in confronto al sorriso di un contadino che gli vende i suoi prodotti. Pietro vuole contrastare il racket, piaga che 'demolisce' cittadini e commercianti. Chissà se l'atteggiamento dello chef di Palma Campania spronerà altri imprenditori e ristoratori a fare lo stesso?
Il postdi Pietro Parisi è diventato virale
Parisi lavora onestamente e pretende che tutti i cittadini onesti facciano lo stesso. Per tale ragione, quando quel ragazzo gli ha detto 'il pizzo prego, sono il figlio del boss', ha sporto immediatamente denuncia. Lo chef ha seguito alla lettera i consigli delle forze dell'ordine sul contrasto del racket. Il titolare del ristorante 'Era Ora' ama tantissimo la Campania, e lo ha dimostrato coi fatti, ma riconosce che non facile viverci e lavorarci. Lo chef è stanco delle intimidazioni e si domanda quando finirà tutto ciò.
Il post che Pietro Parisi ha pubblicato su Facebook dopo la denuncia del taglieggiatore è diventato virale. Lo chef è minacciato giorno e notte, e non nasconde di essere stanco del racket.
Quel malvivente, appena uscito dal carcere, è entrato nel locale 'Era Ora' e, dopo aver detto di essere il figlio di un boss, ha chiesto 50 euro. Lo chef era insieme alla moglie e alla figlioletta, che aveva appena festeggiato il suo terzo compleanno.