Il corpo di Teresa Costanza (30 anni al momento della morte) giaceva senza vita all'interno della Suzuki. Il biondo della sua chioma era impregnata dal colore rosso del sangue. La testa che poggiava sul finestrino dell'auto. Accanto a lei, il cadavere del suo grande amore, Trifone Ragone (28 al momento della morte), era adagiato sul sedile passeggero. Il suo viso non era più riconoscibile, ridotto oramai ad una maschera di sangue. Il processo per trovare il colpevole per ildelitto di Pordenone continua.Ieri a Udine, è iniziata la seconda udienza in Corte d'Assise, nei confronti del militare Giosuè Ruotolo (27), collega e amico del Ragone.
Ricordiamo che il giovane è indagato per il duplice omicidio di Trifone e Teresa.
Delitto di Pordenone: la ricostruzione in aula
Secondo la ricostruzione svolta ieri 17 Ottobre in aula, cinque colpi avrebbero ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone. Un sesto colpo, sarebbe invece andato a vuoto. Trifonefu eliminato, precisamente con tre colpi alla testa ed un quarto a distanza estremamente ravvicinata (massimo 10 metri). Teresa fu invece uccisa con soli due colpi; la giovane morì probabilmente, mentre voltava il capo verso il suo killer. In Aula ieri, sono state rese note le terribili foto dei cadaveri dei due fidanzati. Studi e ricerche minuziose da parte di testi e periti, per ricostruire l'omicidio dei due fidanzati.
Le prime ipotesi parlavano di omicidio-suicidio, in seguito mutate in omicidio.
Delitto di Pordenone: presente anche Giosuè in aula
In aulaera presente anche il giovane militare Giosuè Ruotolo, il quale ha avuto solamente tempo di salutare suo padre, prima di divenireprotagonista della ricostruzione in aula del duplice omicidio riguardante Teresa Costanza e Trifone Ragone.
Per ricostruire la traiettoria dei proiettili che uccisero i due fidanzati, sono state proiettate alcune immagini dei cadaveri. All'esterno, ad attendere la fine dell'udienza, c'erano i genitori di Trifone. Assente invece la famiglia di Teresa. I genitori della 30enne hanno assistito al processo in collegamento, assieme ai loro legali.
I coniugi Costanza abitano a Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi. Rosario, padre di Teresa, ha dichiarato che lui e sua moglie Carmelina erano stati informati dai loro legali, riguardo l'intenzione di rendere note le foto dei cadaveri dei due ragazzi. Rosario ha aggiunto che tali immagini non le aveva mai viste neanche lui. "Al solo pensiero di visionarle mi vengono i brividi" ha affermato l'uomo. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, cliccate Segui.