Un venditore ambulante bengalese ha salvato coraggiosamente dalle acque del Tevere, vicino a Ponte Umberto, una donna di 31 anni che probabilmente aveva tentato il suicidio.
Il fatto è accaduto ieri sera, verso le 23. Golan Hossain, un immigrato di 30 anni proveniente dal Bengala (o Bangladesh) che si guadagna da vivere vendendo “grattachecche” vicino a Ponte Umberto, a Roma, ha raccontato lo svolgimento dei fatti al quotidiano romano Il Messaggero.
Un tonfo in acqua ed una corsa contro il tempo per salvare la donna
Secondo il racconto, il 30enne bengalese avrebbe sentito un tonfo nell'acqua e, pensando subito che potesse trattarsi di una persona caduta in acqua, si sarebbe subito precipitato per accertarsene affacciandosi dalla balaustra del ponte, ottenendo la drammatica conferma.
Da lontano avrebbe avvistato la donna che annaspava in acqua, portata via dalla corrente in direzione Castel Sant’Angelo.
Golan si sarebbe quindi diretto verso la banchina correndo come un forsennato, seguendo la donna con lo sguardo e cercando di avvicinarsi il più possibile, mentre pensava ad un modo per tirarla fuori da lì. Si sarebbe quindi procurato un grosso ramo. Approfittando della corrente che stava portando la donna verso un punto della banchina e aiutandosi con il ramo, il 30enne immigrato si sarebbe sporto in acqua, fino a bagnarsi, mentre il corpo della donna veniva portato verso di lui dalla corrente. L'uomo l'avrebbe quindi afferrata con forza dal giaccone, tirandola fuori dal fiume e adagiandola sulla banchina.
Golan ha poi chiamato il 118, che in pochi minuti è sopraggiunto sul posto e le ha prestato i primi soccorsi.
Probabile tentativo di suicidio
La donna è un’albanese di 31 anni e fortunatamente ce la farà. Si trova ricoverata all'ospedale Santo Spirito di Roma. In apparentemente stato confusionale, in un primo momento avrebbe dichiarato di non ricordare di essersi buttata nel fiume.
Tutto farebbe pensare, tuttavia, ad un tentativo di suicidio, sventato grazie al coraggio e alla tempestività di questo 30enne immigrato, oggi considerato come un eroe.
Golan vive a Roma, con la sua famiglia, la moglie e un figlio piccolo, che mantiene grazie al suo lavoro notturno di venditore ambulante di grattachecche. Proprio l'orario e il luogo di lavoro hanno permesso a Golan di trovarsi nel momento e nel luogo giusto, affinché potesse salvare una vita, mettendo a rischio la sua.