Mancano meno di 10 giorni alle elezioni negli Stati Uniti, che eleggeranno colui o colei che sarà il loro Presidente per i prossimi 4 anni. La sfida è tra Donald Trump (Repubblicano) e Hillary Clinton (Democratica).

Picconate a Hollywood

Uno dei due candidati, nella giornata di ieri, è balzato per l’ennesima volta agli onori della cronaca, non per l’ennesima affermazione forte, bensì per un ‘atto vandalico’ nei suoi confronti. O meglio, nei confronti della Stella che Hollywood gli ha dedicato sul suo marciapiede più famoso, la ‘Walk of Fame’. Un uomo, nella notte tra martedì e mercoledì, ha infatti preso a picconate la mattonella dedicata a Trump, distruggendola e cancellandone il nome.

Jamie Otis, questo il nome che ha fornito alla Polizia di Los Angeles, indossava abiti da operaio per passare inosservato con il suo piccone. Una volta raggiunta la Stella del tycoon newyorkese, in pochi secondi l’ha distrutta, accanendosi sulla porzione di mattonella su cui era scritto il nome e su quella centrale.

La Polizia è arrivata sul luogo pochi minuti dopo e si è accorta dell’atto vandalico. Il colpevole ha espresso ai passanti la sua volontà di vendere la Stella per ricavare soldi da donare alle vittime di molestie sessuali proprio da parte di Trump. La Polizia ha rilasciato alcuni dettagli su di lui: si tratta di un ‘maschio bianco’ che aveva con sé un piccone, una mazza, una pettorina e un copricapo da operaio edile.

Una volta arrestato sarà costretto a pagare i danni, che ammontano a oltre 2.500 dollari statunitensi.

Una Stella dalla vita difficile

La Stella è lì dal 2007, quando il candidato repubblicano ancora non era entrato in politica e veniva premiato per il suo contributo allo show televisivo ‘The Apprentice’. Leron Gubler, il Presidente della Camera di Commercio di Hollywood ha condannato l’atto, dicendo che la differenza la si fa con la democrazia e non vandalizzando una zona importante della California.

Non è la prima volta, comunque, che il nome di Trump viene cancellato o profanato. A luglio di quest’anno fece notizia la comparsa di un muro (con tanto di filo spinato) alto 15 centimetri intorno alla mattonella, che stava a simboleggiare proprio il muro di cui parlò Trump, grazie al quale chiudere i confini meridionali degli Stati Uniti.

Sempre quest’anno qualcuno l’ha coperta con una svastica. L’anno scorso era stata tracciata una semplice X, molto grande, con la vernice gialla. Il 5 novembre gli americani saranno chiamati a votare, a scegliere tra Trump e Clinton. Cosa altro succederà nei giorni che precedono un evento così importante?