Le indagini per l'omicidio di Albano Crocco, un infermiere in pensione di 68 anni il cui corpo decapitato fu ritrovato l'11 ottobre nei boschi di Lumarzo, segnano un grande passo. Infatti è stato arrestato il nipote della vittima, Claudio Bolgarelli, con l'accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. La vittima come era solito fare, la mattinata dell'11 settembre era andato a cogliere dei funghi nel boschetto adiacente la casa del nipote. Non tornando a casa per pranzo la moglie del Crocco ha subito dato l'allarme che ha portato al macabro ritrovamento del corpo mutilato dell'uomo.

Grazie all'intervento della sezione Rilievi dei carabinieri e del reparto dei Ris, gli inquirenti già dopo 48 ore dal ritrovamento del cadavere hanno potuto escludere la morte del Crocco per incidente, in quanto la testa era stata staccata dal corpo con un incisione netta e non dovuta a una caduta.

L'arresto di Claudio Bolgarelli

Gli inquirenti grazie alle ottime indagini sostenute sono potuti arrivare in poche settimane dal delitto al probabile assassino. Infatti Silvio Franz, il pm che si occupa del caso, ha chiesto e ottenuto l'arresto di Claudio Bolgarelli per l'omicidio dello zio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Gli inquirenti sono arrivati al Bolgarelli, figlio di una delle sorelle della vittima, grazie a delle intercettazioni ambientali fatte nella villetta dell'uomo.

Infatti l'uomo sembrerebbe che abbia ammesso l'omicidio parlando ad alta voce con se stesso. In più non combacerebbero le dichiarazioni del Bolgarelli sui suoi spostamenti nel giorno del delitto con le immagini di varie telecamere poste nelle vicinanze della villetta dell'uomo. A portare il Bolgarelli a compiere l'ignobile gesto sarebbero stati futili motivi dovuti al passaggio dello zio in un vialetto di pertinenza della villetta dell'uomo.

Claudio Bolgarelli, assistito dall'avvocato Antonio Rubino, è stato portato nel carcere di Marassi di Genova, dove si dichiara ancora estraneo ai fatti.

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