Continua imperterrita l’offensiva contro il Califfato per liberare Mosul e Kirkuk, impiegati centinaia di uomini, ma la resistenza dell’esercito del califfato si fa sempre più dura, secondo le fonti degli Stati Uniti D’America ci vorranno almeno 2 mesi per liberare le 2 città.
L’esercito di sicurezza e peshmerga, raccontano di scene strazianti dei jihadistiche entrano nelle moschee, per giustiziare tutti i civili durante l’ora della preghiera.
La situazione si fa sempre più complessa le strade sono state minate e parecchi sono i camion bomba lasciati abbandonati lungo le strade pronti ad esplodere con dei dispositivi a distanza.
Gran parte dei jihadisti è munito di un giubbotto esplosivo pronti a farsi esplodere tra la popolazione civile utilizzata è riversata nelle strade comprese donne e bambini come scudi umani.
Uniti contro l’Isis anche i rivali di sempreQuesta volta a Mosul combattono fianco a fianco anche l’esercito della Turchia e l’esercito Curdo, tra i quali alcuni rappresentanti Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk).Come descrivono alcune fonti dell’Ansa è una vera e propria battaglia che si combatta casa per casa, l’Isis ha cecchini in quasi tutti i palazzi della città, ben mimetizzati pronti a fare fuoco e farsi esplodere, tra le vittime anche un giornalista iracheno, che lavorava per una TV locale è stato centrato in pieno da un cecchino in una zona della città, che pensavano fosse stata già liberata.
Continuano numerosi i raid aerei dell’esercito Siriano che per errore hanno fatto esplodere un edificio con 15 donne che si nascondevano per sfuggire alla furia dei jihadisti.
Blitz contro la centrale elettrica di DibisI miliziani con un attacco combinato sono riusciti a conquistare e far saltare la centrale elettrica di Dibis lasciando senza energia elettrica gran parte della nazione.
L'arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons. Yousif Thomas Mirkis, che si trova a Venezia per un convegno del Ppe riesce ad ottenere anche se con difficoltà informazioni su ciò che sta accadendo, racconta di fonti attendibili di alcuni miliziani dell’Isis che sono assediati in una scuola al centro di Mosul prendendo in ostaggio molto bambini con dei cecchini che sparano contro l’Esercito di sicurezza.
I civili si uniscono all’esercito di sicurezza contro i milizianiSempre più numerosi sono i civili che si armano e scendono per le strade con mezzi di fortuna per cercare di liberarsi dai miliziani, stanchi di subire anni di redenzione e soppressioni della libertà e dei diritti umani.