In questi giorni in Russia si sta diffondendo tra la popolazione la psicosi per un imminente conflitto militare, si parla di un probabile scontro tra Russia e occidente, che sarebbe diventato inevitabile in seguito alla rovina dei rapporti Usa-Russia e l’inefficienza di trovare un accordo sulla situazione siriana.
La situazione in patria
Il livello di paura in Russia è eclatante, tanto che nel quartiere Kuzminki di Mosca è in corso una raccolta fondi tra gli abitanti per la costruzione di un rifugio antiatomico, inoltre nello stesso quartiere si può trovare affisso un manifesto con scritto “attesa aggressione nucleare da parte di paesi ostili”.
Non è tutto, poiché la frenesia della guerra sta contagiando anche la classe politica del paese, come il governatore di San Pietroburgo Poltvachenko che ha ordinato di iniziare a far provvista di grano, per assicurare a ogni abitante 300 grammi di pane al giorno per 20 giorni. Mentre la scorsa settimana sono avvenute esercitazioni militari nelle scuole, fabbriche e uffici di tutta la Russia, invece ieri un nuovo ordine arrivato dal Cremlino a tutti i parlamentari e funzionari statali ha esortato di far tornare in patria al più presto i parenti che dovessero trovarsi all’estero.
La situazione diplomatica russa
Secondo molti ad aver alimentato questa psicosi sono gli attuali cattivi rapporti tra Russia e USA e i suoi alleati, ma proprio in questi giorni alcune avvisaglie ci dicono che la situazione potrebbe peggiorare.
Nella giornata di ieri Putin doveva essere a Parigi, ma poi il viaggio è stato annullato per una polemica con Hollande in seguito al veto russo sulla risoluzione Onu riguardante la Siria. E se col presidente francese la situazione è negativa, non si può dire di meglio riguardo al resto d’Europa. La Merkel parlando della Russia ha detto che potrebbero esserci nuove sanzioni, soprattutto per il comportamento del Cremlino riguardo alla Siria e il varo dei nuovi missili Iskander.
A rincarare la dose ci pensa anche il ministro degli esteri britannico Boris Johnson che ha ribadito “la Russia deve essere indagata per crimini di guerra”.
Guerra o soltanto psicosi?
Alcuni commentatori della situazione internazionale sono tranquilli, altri invece vedono già il presagio di una nuova guerra mondiale. La personalità più illustre a commentare questo evento è Gorbachev che ha sostenuto “Penso che il mondo sia in pericolo,la situazione hasuperatoil livello di guardia.
Non voglio dare ricette concrete, ma dirò che bisogna fermarsi. Dobbiamo riprendere la via del dialogo. Fermare i colloqui è stato l’errore più grande. Adesso dobbiamo tornare a concentrarsi sulle priorità: come il disarmo nucleare, la lotta al terrorismo e la prevenzione di disastri ambientali mondiali”. Atri invece pensano che anche se lo scenario sembra molto preoccupante, la situazione è completamente diversa e Putin sta solo cercando di mostrare i muscoli e di esibire ai suoi avversari che la Russia è pronta ad affrontare ogni avversità.