Che spesso tra condomini non corra buon sangue non è certo una novità. Liti per motivi apparentemente banali innescano un ginepraio di discussioni che non sono sempre facilmente gestibili. Ed in tutto questo c'è chi riesce a farsi giustizia con le parole e c'è chi preferisce travalicare il limite imposto dal linguaggio, utilizzando metodi alternativi per primeggiare ed imporsi agli altri.

Lite condominiale degenerata

Doveva essere un normale sabato pomeriggio come tanti altri quello di un condominio del quartiere Sant'Antonio a Porcia, provincia di Pordenone, ma qualcosa non è andato come previsto.

Si sa, quando i rapporti tra condomini sono tesi per motivi vari, basta un niente per riaprire vecchie questioni e riaccendere delle discussioni infinite. Litigi che spesso valicano il vero contendere e che spesso diventano occasione per offese ed insulti gratuiti, momenti durante i quali è poi spesso difficile capire chi ha torto e chi ragione. Cosa che è successa anche alle due famiglie straniere - una proveniente dal Ghana e l'altra rumena - tristemente protagoniste di questo curioso fatto di cronaca.

Chissà cosa avrà veramente dato il via alla discussione tra i due nuclei familiari che condividono lo stesso pianerottolo di un edificio di Porcia; dalle parole alle offese il passo è stato breve, ma stavolta la donna rumena ha risposto alle offese dei vicini con dello spray urticante.

L'uso dello spray urticante

Le bombolette di questo gas tossico si trovano ormai facilmente in commercio ed il loro acquisto è consigliato specialmente alle donne che vogliono sentirsi più sicure o per disincentivare un tentativo di aggressione. Lo spray urticante può diventare da strumento di difesa anche un mezzo per aggredire qualcuno, ecco perché si consiglia sempre un uso appropriato del prodotto.

Cosa che evidentemente non ha fatto la famiglia rumena che ha spruzzato tutto il contenuto della bomboletta sul pianerottolo, in direzione della porta dei vicini ghanesi, provocando una contaminazione di tutto il vano scala.

Aria irrespirabile e irritante non solo per le vie respiratorie ma anche per gli occhi, situazione pericolosa per gli abitanti dell'edifici; da qui l'immediata richiesta dell'intervento dei vigili del fuoco, che dopo aver perlustrato l'area hanno preso la decisione, impopolare ma necessaria, di evacuare tutto l'edificio.