Sono le ore 8.00 di mattina dell'8 ottobre del 2016 quando un uomo decide di arrampicarsi sul tetto del Teatro alla Scala di Milanoper protesta. Si tratta diMartin Advinski, 50 anni di origini bulgare. Il motivo della protesta? Semplice: dire "no al referendum". Per lanciareun segnale in questo senso,il signorAdvinski ha deciso di esporre trestriscioni per opporsi al referendum costituzionale, in programma il 4 dicembre di quest'anno. Ma il 50enne bulgaro non è nuovo a gesti del genere.

Trestriscioni per dire "no al referendum"

"Berlusconi presidente aveva visto giusto", "Referendum categorico no", "Giustizia italiana uguale abuso di potere": sono questi - come riferito dall'Ansa - i messaggi comparsi sul tetto del rinomato teatro milanese per opera del bulgaro.

Non è ancora chiaro come l'uomo sia riuscito ad entrare all'interno dell'edificio per poi salire sul tetto ad apporre gli striscioni. Ciò che è confermato, invece, è che sia stato l'uomo stesso a chiamare il 112 per informare le autorità del gesto appena compiuto.Sul posto sono arrivati diversimezzi dei carabinieri e dei vigili del fuoco, con questi ultimi che hanno subito provveduto a disporre un enorme gonfiabile anti caduta all’angolo della piazza con via Verdi per evitare danni di un'eventuale caduta.

La seconda "rampicata" di Advinski

50 anni, proveniente da Sofia, in Bulgaria e residente in Italia da circa dieci anni - precisamente ad Ostiglia, piccolo comune di circa 6.800 abitanti in provincia di Mantova -, Martin Advinski ha già fatto parlare di sé in passato per imprese simili.

E fu proprio la cittadinadi Mantovala sede della sua prima "rampicata": proprio un anno fa, infatti, l'uomo si fece riconoscere arrampicandosi sul tetto della Chiesa di San Cristoforo.

Dopo ben 7 ore di trattative serrate, le autorità sono intervenute per cercare di portare in salvo l'uomo e tentare di riportare la situazione alla normalità. Intorno alle ore 15.00, i carabinieri ed i vigili del fuoco sono riusciti ad approfittare di un momento di distrazione del 50enne bulgaro per riuscire ad afferrarlo e a stoppare la sua protesta.