La Russia sta tornando a temere un possibile attacco Nato e corre ai ripari. In questi ultimi anni il potere mediatico di Putin è cresciuto molto rapidamente e ha catturato l’attenzione di molti cittadini europei scontenti delle politiche interne dei propri stati. Le divergenze tra le due super potenze in Siria sta peró facendo crescere la paura di un nuovo conflitto tra i due paesi.

Da Mosca arrivano avvisi alla popolazione

Nella periferia della capitale russa il responsabile dell'amministrazione del quartiere di Kuzminki ha proposto un iniziativa di raccolta fondi con l’intenzione di creare un bunker anti-atomico per la popolazione locale.

Anche dalla grande città di San Pietroburgo le notizie sono preoccupanti, infatti il sindaco ha fatto affiggere dei cartelli nei vari quartieri chiedendo di accumulare cibo a lunga conservazione per prepararsi ad un possibile attacco nucleare da parte di paesi ostili come l'America e l'Europa. Dalle informazioni riportate in varie web sembrerebbe che sia stato chiesto ai funzionari statali ed al gruppo parlamentare di far rientrare i familiari che si trovano all'estero. Oltre a questi avvisi e provvedimenti di ambito locale si stanno già facendo delle esercitazioni in tutto il paese con l’intenzione di insegnare alla popolazione civile come deve comportarsi in caso di un attacco diretto. Vladímir Putin, ex capo del KGB, questa settimana ha fatto sorvolare tutta l'Europa da 2 caccia bombardieri di ultima generazione senza dare nessun avviso.

I vari governi hanno subito sospettato che quest'azione sia stata fatta con l’intenzione di provare i sistemi radare l’efficacia delle contromisure difensive europee.

Anche in Europa sale la tensione

In questi giorni la cancelliera tedesca Angela Merkel ha minacciato di aggiungere nuove sanzioni alla Russia per il comportamento che sta mantenendo sul territorio Sirio.

Il presidente francese François Hollande ha dettato una risoluzione riguardante il conflitto in Siria e in risposta dal Cremlino è arrivato l’annullamento del viaggio già programmato di Putin nel paese. Nonostante siano occupati dalle procedure di uscita dall'Europa, anche in Inghilterra si apre una spaccatura con Mosca dovuta alle dichiarazioni del ministro degli esteri.

Secondo Boris Johnson si dovrebbe processare allo stato asiatico per crimini di guerra compiuti nella zona di Aleppo. Ora anche Matteo Renzi si aggiunge alla corrente Europea anti russa inviando truppe italiane nei paesi baltici aumentando ulteriormente la situazione già tesa tra i due continenti.