La Sardegna è un'isola bellissima, ricca di storia, tradizioni, usi e costumi; una terra tra le più antiche del mondo che, però presenta problematiche veramente molto importanti, che si sono impresse nel tessuto sociale sardo, come stimmate.
Disoccupazione, riverberi della crisi economica e perdita di identità
Circa i primi due elementi si parla e scrive molto spesso, senza trovare in molti casi soluzioni adeguate che possano realmente dare una sterzata ad una situazione in alcuni casi veramente critica ed al limite della povertà più assoluta.
Anche la cultura, ultimamente, ha subito un brutto colpo, proprio a Sant'Antioco, a un'ora di auto circa da Cagliari; luogo nel quale sono presenti evidenti tracce di una storia molto antica, con popolazioni che nel corso della stessa hanno lasciato segni indelebili,
Chiara Vigo, unico maestro dell'arte del bisso, vivente e riconosciuto a livello mondiale, è stata costretta a lasciare, suo malgrado, il locale che ospitava il museo del bisso; un vero luogo di arte, affascinante ed in grado di trasmettere emozioni uniche.
Il sindaco di Sant'Antioco con un'ordinanza ha infatti fatto chiudere il museo in quanto pare che il locale non sia a norma di legge, ed in un certo senso non rispetti le indicazioni della legge sulla sicurezza.
Insomma una vicenda spinosa, un brutto episodio che ha acceso una serie di polemiche che non accennano a spegnersi.
Chiara Vigo ha sempre ospitato chiunque fosse interessato o solamente curioso, all'interno del museo, senza mai chiedere un solo centesimo di euro; tutto completamente gratuito, compreso l'insegnamento di alcune tecniche di lavorazione del prezioso materiale.
Questa è sempre stata la forza del maestro cheha visto le sue opere essere ospitate al Louvre ed in tutti i più prestigiosi musei del pianeta.
Nonostante ciò, il museo è stato chiuso e la cultura ed il fatto, prestigioso e di inestimabile valore, di avere in casa un maestro unico nel suo genere, è stato messo in soffitta come un paio di vecchie scarpe.
Un episodio gravissimo che decreta l'ennesima sconfitta della Sardegna e della cultura, un potenziale enorme che viene scartato e non viene preso nella giusta considerazione.
Una delle poche persone che si è mobilitata in favore del museo è l'attrice siciliana Maria Grazia Cucinottache, al contrario di altre "personalità" sarde, sta provando a portare il caso di Chiara Vigo alla ribalta nazionale.
Chiara Vigo intanto si è recata a Fluminimaggiore in una comunità di accoglienza di stranieri, dove ha mostrato alcune tecniche di lavorazione del bisso, a persone che a quanto pare sono più interessate e sensibili, rispetto a chi il patrimonio inestimabile lo ha in casa, e lo fa morire come nulla fosse.