Tra tutti i comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso, quello di amatrice è apparso fin da subito il più reattivo, per quanto anche quello maggiormente colpito. I danni al circondario sono stati ingenti, e ciò che maggiormente ha ferito la popolazione del comune reatino è stata la distruzione pressochè totale del centro storico del borgo, un tempo uno dei più belli d'Italia, oggi niente più che un cumulo di macerie. Ma l'amministrazione comunale, capitanata dal sindaco sergio pirozzi, ha ribadito fin dal primo momento la ferrea intenzione di ricostruire Amatrice dove e come era.
Al di là dei proclami pubblici, utili anche ad infondere coraggio in una popolazione duramente provata, quel che certamente Pirozzi ha ben chiaro è la necessità di tenere unita la sua gente, nonostante l'inevitabile diaspora seguita alla chiusura delle tendopoli.
La tecnologia per unire
Viviamo nell'epoca della tecnologia e della multimedialità: ormai con i nostri Smartphone possiamo svolgere una gran quantità di operazioni che fino a pochi anni fa erano del tutto impensabili. Spesso questi strumenti vengono usati in modo sconsiderato, ma la loro potenziale utilità è ben più elevata di quanto non venga sfruttata. Così il comune di Amatrice ha pensato di collaborare con Ancitel Spa e Yes, I code, start up romana, per realizzare un'app che si chiama Comunicacity.
Scaricandola sul proprio telefonino di ultima generazione i cittadini potranno sapere in ogni momento, in modo tempestivo, quasi, si potrebbe dire, in tempo reale, che cosa sta succedendo e come procedono i lavori di ricostruzione. Insomma possono sapere che l'amministrazione comunale continua a lavorare come e più di prima.
Un sostegno economico per chi ha perso il lavoro
Inoltre il comune ha fatto anche sapere che per un arco di tempo di sei mesi verrà erogato un contributo mensile di 500 euro a chi ha perduto la sua attività e al momento non ha modo di procurarsi un reddito. Il contributo durerà sei mesi: il tempo necessario, secondo Pirozzi, per inaugurare la "Amatrice ponte", il borgo temporaneo che condurrà fino alla definitiva risurrezione di Amatrice.Se volere è potere, appare chiaro che la storia di Amatrice è ben lungi all'essere conclusa.