Giornata atipica quella messa in piedi dalla deputata di Forza Italia nonché presidente della “Lega italiana difesa animali e ambiente” Michela Vittoria Brambilla, entrata in aula lo scorso martedì con al suo fianco Sogno, un meticcio di sei anni scelto dalla parlamentare come testimonial per la sua campagna in favore dei diritti degli animali, tema secondo la Brambilla più volte ignorato dal governo e che sarebbe stato bene affrontare in questo clima di riforma costituzionale. La proposta ha trovato consensi tra l'opinione pubblica, ma non è stata accolta altrettanto favorevolmente da alcune influenti voci del panorama mediatico che hanno velocemente additato la mozione come fuori luogo e decisamente in contrasto con l'importante momento storico vissuto oggi dall'Italia.

Costituzione Canina

Monopolizzata l'attenzione mediatica grazie al suo stravagante accompagnatore, l’onorevole ha illustrato il motivo dell’operazione: «La battaglia è per dichiarare gli animali esseri senzienti modificando l’articolo 9 della Costituzione italiana dove viene prevista la sola tutela dell’ambiente. Il referendum di dicembre sarebbe stato l’occasione per cambiare lo status giuridico dei nostri piccoli amici, ma il governo ha dimostrato ancora una volta il suo disinteresse per questi temi.» Con lo sguardo verso l'operato di altri paesi dove l'impegno a tutelare la vita ed il benessere degli animali da compagnia è salvaguardato da quanto stipulato dal Trattato di Lisbona del 2007, sottoscritto da i capi della UE, la Brambilla ha manifestato la totale assenza di iniziative forti atte a sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica e a garantire agli animali lo stesso rispetto che la Repubblica garantisce alle specie etologicamente simili, affidandosianche al pensiero di alcuni esponenti della comunità scientifica che classificano gli animali come senzienti, capaci di provare emozioni e di possedere una coscienza.

Prima l'uomo, poi il cane

Messa da parte l'indubbia nobiltà delle intenzioni, non tutti hanno apprezzato la mossa della Brambilla: sono state infatti disparate le reazioni seguite al gesto della deputata, ritenuto da alcuni un passo importante quanto fondamentale da compiere nei confronti degli animali, ma visto invece da altri come punto non centrale del dibattito che si consuma oggi nel nostro paese.

Portavoce della polemica l'irriverente conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, finito spesso al centro del dibattito per le sue idee apertamente in contrasto con il pensiero animalista, che durante la puntata de “La Zanzara”andata in onda ieri ha sottolineato l'inutilità della proposta se messa a confronto con la modifica della Costituzione italiana e con tutto ciò che concerne alla sfera degli interessi “umani”, superiori a quelli animali per definizione: secondo Cruciani, gli animali andrebbero continuati ad essere considerati come “cose”, oggetti non in grado di concepirela realtà, e in quanto tali sarebbero lontani dal meritare l'attenzione che la deputata Brambilla vorrebbe concedergli a scapito di altri temi.