Può capitare che pietanze succulente possano rivelarsi indigeste e deleterie. Lo sanno bene le persone (una trentina) che sono finite all'ospedale di Santorso (Vicenza) dopo aver mangiato bigoli con l'arna alla sagra di Zanè.
Campioni di bigoli con l'arna inviati all'istituto zooprofilattico
Lo scorso fine settimana, durante la sagra di Zanè, molte persone hanno consumato bigoli con l'arna, tipico piatto della tradizione culinaria veneta. Una trentina di persone, però, hanno iniziato a sentirsi male e sono finite in ospedale. Sembra che i soggetti abbiano accusato dolori addominali, mal di stomaco, nausea e vomito.
Sintomi tipici di un'intossicazione. Tutte le persone finite all'ospedale di Santorso avevano consumato bigoli con l'arna alla sagra di Zanè sabato scorso, 1 ottobre 2016. Sulla vicenda bisogna fare chiarezza. Sono già iniziate le indagini dell'Ulss 4 per scoprire se, effettivamente, il responsabile dell'intossicazione sia il sugo. Un veterinario dell'Ulss 4 ha già spedito diversi campioni di bigoli con l'arna, serviti alla sagra di Zanè, all'istituto zooprofilattico di Padova.
Attualmente non si esclude nessuna ipotesi ma il principale indiziato dell'intossicazione 'cumulativa' resta il sugo con l'arna. Il personale dell'istituto zooprofilattico di Padova impiegherà qualche giorno per effettuare gli esami e scoprire se la causa dell'intossicazione è rappresentata proprio da quel sugo.
Il sindaco di Zanè non è rimasto intossicato
Il sindaco di Zanè ha detto di aver partecipato alla sagra e mangiato i bigoli senza accusare alcun disturbo. E' possibile, dunque, che l'intossicazione sia stata conseguenza dell'erronea conservazione di una pentola usata per il sugo. Non bisogna trarre conclusioni affrettate, però, ma occorre attendere il risultato degli esami compiuti dall'istituto zooprofilattico di Padova,
I bigoli con l'arna rappresentano un piatto tipico dell'area compresa tra Thiene e Zanè, sebbene molto conosciuti e apprezzati in tutto il Vicentino, dove vengono tradizionalmente gustati la prima domenica di ottobre, in occasione della festa della Madonna del Rosario. Ovviamente, nei locali di Vicenza e provincia si può sempre consumare la gustosa pietanza.