Nelle ultime ore il prolungarsi delle forti piogge ha aggravato una situazione che già nella giornata di ieri era stata definita critica in tutto il territorio piemontese con l'invito a non spostarsi in auto se non in caso di urgenza o necessità.
La protezione civile ha dichiarato il codice rosso valido tutto il 24 novembre per le valli Orco, Lanzo, bassa alta val di Susa, Sangone, Chisone, Pellice, Po, per quanto riguarda l'area metropolitana torinese e lo stesso allarme è stato fatto lanciato nella provincia di Cuneo.
Esondazioni in varie località
L'esondazione più imponente è quella del fiume tanaro, nel cuneese dove l'imponente massa d'acqua fuoriuscita dagli argini ha costretto l'ANAS a chiudere varie tratte di strada.
La statale 28 del Colle di Nava è interdetta al traffico e molti ponti sul Tanaro sono in pericolo di crollo per l'enorme massa di acqua che vi si infrange contro.
La caserma Galliano di Ceva, sede del Centro di Formazione del Corpo Forestale dello Stato, è stata allagata. Gli allievi sono stati spostati nel vicino ex-convento dei cappuccini, dove sono stati portati, per quanto è stato possibile, i materiali dell'imponente archivio custodito nella caserma.
L'allagamento della caserma si era già verificato nel '94.
Nel territorio metropolitano torinese la protezione civile ha allertato la popolazione delle valli Orco, Lanzo, Bassa Valsusa e Alta Valsusa, Sangone, Chisone, Pellice, Po e pianura carmagnolese, invitando ad evitare di mettersi in viaggio, a rimanere nelle abitazioni e a mettere in sicurezza scantinati, garage sotterranei prima che l'ondata di piena sia tale da far esondare i torrenti. Dal momento in cui le acque dovessero esondare, vi è il divieto di tentare di porre in salvo le masserizie, in quanto interventi maldestri potrebbero mettere chi li effettua in pericolo di vita.
Per ora la circolazione in provincia di Torino non ha subito interruzioni ma solo rallentamenti, purtroppo la situazione va peggiorando e per tutta la giornata sono ancora previste piogge, anche se ci si augura che siano di minore intensità verso sera.
I sindaci, soprattutto della zona cuneese percorsa dal Tanaro hanno dichiarato che la situazione è del tutto assimilabile, se non addirittura peggiore, a quella dell'Alluvione del '94 e prevedono di richiedere lo stato di calamità.
Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino conferma la gravità della situazione, ma fa notare anche come per ora sia tutto sotto controllo, grazie anche agli interventi di manutenzione e pulizia effettuati negli ultimi anni negli alvei dei torrenti.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha annullato i suoi impegni odierni a Torino legati alla campagna referendaria, dichiarando "La priorità ora va data alla protezione civile ed alle popolazioni in ansia per il maltempo".