Nuova tegola per Auchan, che è stata costretta a ritirare dagli store i lotti di Amarone Classico della Valpolicella perché sarebbe contraffatto. La nota catena di supermercati, nello specifico, ha ritirato le bottiglie di Amarone DOC della Valpolicella 2008 'Argento' da 750 ml. Il numero del lotto oggetto del ritiro è: EAN 80028936000644. Sulle bottiglie non è indicata una data di scadenza.

Scandalo Amarone scoppiato durante il Black Friday

Stavolta a finire nel mirino di Auchan è l'Amarone della Valpolicella, uno dei vini italiani più famosi e prestigiosi.

Le bottiglie ritirate sono state distribuite dalla Naif Ingrossi s.r.l. Il vino è stato imbottigliato dalla Vini Valli Verona s.r.l. - Italia. Auchan ha indicato la Vini Valli Verona s.r.l. - Italia come falso produttore, quindi si tratta di prodotto contraffatto. Tutti coloro che hanno acquistato una o più bottiglie di Amarone sono pregati di riportarle nei punti vendita per la sostituzione o il rimborso. Sembra che lo scandalo del vino contraffatto sia scoppiato nel Black Friday, ovvero il lungo fine settimana in cui i prodotti vengono venduti a prezzi bassi.

Gli uomini del Corpo forestale dello Stato, prima che Auchan diramasse il comunicato con cui ha disposto il ritiro delle bottiglie di Amarone, avevano sequestrato molte bottiglie sugli scaffali di un punto vendita di Padova.

Con la scusa del Black Friday, l'Amarone contraffatto era venduto a un prezzo a dir poco conveniente. Troppo basso per un vino del genere (meno di 9 euro). In realtà, in quelle bottiglie c'era vino da tavola. Il simbolo Zecca dello Stato era stato falsificato. La ditta menzionata nell'etichetta, inoltre, ha riferito di non aver mai avuto nulla a che fare con tali prodotti.

Le indagini per individuare i responsabili

Auchan, dopo il sequestro di un grande quantitativo di bottiglie di Amarone contraffatto, ha diffuso un comunicato relativo al ritiro del vino (comunque non dannoso per la salute) dagli store. Intanto le forze dell'ordine hanno avviato gli accertamenti per individuare i responsabili dell'immissione nel mercato dell'Amarone contraffatto. Alle indagini partecipano i carabinieri dei comandi provinciali di Roma, Padova, Venezia, Brescia, Vicenza, Taranto e Modena.