Appena il tempo di dare l'annuncio della macabra scoperta avvenuta ieri a Cagliari che, nella serata di ieri, è arrivata la notizia di un nuovo ritrovamento. Questa volta, il cadavere, anch'esso orribilmente mutilato, è stato ritrovato da due pescatori poco a largo di una spiaggia di Baunei, paese nella costa ogliastrina della Sardegna. I due pescatori, impegnati in una battuta, hanno notato il corpo mentre galleggiava e hanno subito informato le forze dell'ordine; le operazioni di recupero sono state svolte dalla guardia costiera di Arbatax, capitanate dal tenente di vascello Antonello Fava.
Legami con il caso di Cagliari
Sono diverse le analogie tra il caso in oggetto e il ritrovamento avvenuto nella mattinata a Cagliari, infatti, anche il cadavere recuperato nella serata di ieri, portava i segni di una lugubre mutilazione, anch'esso era privo di testa e arti. Non solo, esattamente come il caso cagliaritano, ad un primo rilevamento è stato subito chiaro che il cadavere si presentava in uno stato di avanzata decomposizione e portava i segni di una lunga permanenza in mare. Anche quest'ultimo corpo, naturalmente, non è stato identificato ma si ritiene che, probabilmente, si tratti di un uomo adulto. Ad ogni modo sarà l'autopsia, che si svolgerà lunedì all'ospedale San Francesco di Nuoro, a fornire maggiori dettagli ed a stabilire le basi per stilare le prime ipotesi sulla causa della morte.
Le ipotesi sulle cause
Nell'articolo di ieri si parlò di due piste principali che avrebbero potuto essere le cause della morte: la prima collegava il ritrovamento ad una triste vicenda di migranti, mentre la seconda, anche se più difficile, era quella che ipotizzava un legame tra il caso di cronaca in questione e i traffici di droga del mediterraneo.
Alla luce del secondo ritrovamento l'ipotesi che prende maggior piede è sicuramente la prima, sia per il fatto che sono stati diversi i naufragi dell'ultimo periodo e sia perchè, negli ultimi giorni, i mari della Sardegna sono stati interessati da tese correnti sciroccali. Tali venti trasportano qualsiasi cosa si trovi in balia delle onde nei mari che situati a sud-est della Sardegna e dunque in concomitanza del canale di Sicilia, noto ormai per i viaggi disperati di migliaia di migranti.
In ogni caso, con gli esiti delle rispettive autopsie entrambe previste per la giornata di domani, gli inquirenti potranno far maggiormente luce su questi due uomini, protagonisti di chissà quali orribili esperienze.