La sciagura è avvenuta il 26 ottobre a est di Tripoli, proprio davanti a Tajoura. Dal portavoce ufficiale della marina libica, Ayoub Kassem, risulta che “le forze navali libiche non possiedono imbarcazioni idonee in grado di effettuare operazioni di salvataggio di simili dimensioni”.

L'Europa risulta essere la destinazione più pericolosa per gli immigrati irregolari. Una tragedia che sembra essere senza fine.

L'Oxfam, l'organizzazione che riunisce diverse organizzazioni non governative, che in Italia sono delle particolari onlus che concentrano la loro attività nella cooperazione allo sviluppo, ha commentato "Non è possibile affrontare questo gigantesco flusso migratorio con gli strumenti usati sino ad oggi; serve quanto prima uno sforzo globale che possa garantire visti per motivi umanitari o altri meccanismi di ingresso per tutti coloro in fuga da guerre e fame.

Bisogna creare un canale sicuro nel quale profughi e migranti siano messi in grado di poter sfuggire alla morte in mare".

Da fonti ufficiali dell'Unhcr il 2016 è già l'anno con più morti nel Mediterraneo

“3800 morti o dispersi nel tentativo di attraversare il Mediterrraneo” questo è l'allarme dell'Onu sull'enorme esodo dei migranti. Dal rapporto annuale dell'Unhcr Global Trends risulta un numero enorme di persone costrette a fuggire dal loro paese di origine. Considerando che la popolazione mondiale conta 7.349 miliardi di persone, questi numeri indicano che 1 persona su 113 è oggi un richiedente asilo, sfollato interno o rifugiato.

Una serie di naufragi in pochi giorni davanti alle coste della Libia

Le autorità locali riportano la notizia di un naufragio nei pressi della città di Zuawrah, a ovest di Tripoli. Su 250 persone che viaggiavano a bordo del barcone, soltanto 70 migranti, quasi tutti siriani e subsahariani, sono stati tratti in salvo. Altri due barconi, hanno fatto naufragio a poche miglia di distanza dalla costa tra Garabuli e Tajura.

Il direttore del CIR Christopher Hein ha commentato che la situazione costringe i profughi ad affrontare il mare su imbarcazioni di fortuna, che non sono adatte neppure per navigare poche miglia. Se non si prenderanno urgenti misure, le vittime del Mediterraneo non potranno che aumentare.

Pertanto questa ultima sciagura accaduta a Tajoura, è la quarta strage in meno di dieci giorni. In una sola settimana almeno 150 morti accertati. Si registrano numeri e località, ma non si conoscono con esattezza le informazione sulla dinamica e le circostanze dei numerosi naufragi.