Gli agenti dell'aeroporto di Brisbane (Australia) sono rimasti basiti quando un batuffolo di pelo della tipica fauna australiana è spuntato fuori da una borsa.
Un cucciolo di koala di circa 6 mesi era infatti rimasto celato alla vista degli agenti di controllo aeroportuali, perchè chiuso in una borsa di una delle passeggere.
Presso i controlli doganali del "Qualcosa da dichiarare", la proprietaria della borsa, 50 anni, ha confessato di aver nascosto nella sua borsa da viaggio un cucciolo di koala.
È stata immediatamente arrestata, per reati che non sono ancora stati divulgati.
Il koala australiano
Secondo le leggi australiane, il koala è entrato a far parte delle specie protette, in quanto animale a rischio di estinzione, a partire dal 2012.
Nello stato del Queensland si è assistito ad una riduzione di questa specie del 40%, a causa di un progressivo cambio climatico, e per la riduzione dei loro habitat naturali.
I continui incendi dovuti ad un eccessivo aumento delle temperature ha infatti causato una riduzione repentina degli alberi di eucalipto, le cui foglie sono il principale alimento dei koala.
Il traffico degli animali
Ciò che ha fatto scattare l'allarme nel ritrovamento del koala della borsa è dovuto alla sempre più frequente diffusione del traffico di animali, in particolare nel commercio on line.
Capita spesso che i cuccioli di koala vengano venduti su internet come "Australian teddy bear" (orsacchiotto di pezza australiano), proprio per eludere i controlli anti-traffici.
Le indagini sulla proprietaria della borsa ospitanteil koala sono ancora in corso.
Per ora la donna ha dichiarato di aver trovato il cucciolo in una strada di periferia la sera prima della sua partenza, e di aver deciso di portarlo con sè.
In Australia però i koala sono tutelati dal Queensland's Nature Conservation act, per cui la donna è stata immediatamente arrestata in attesa di accertamenti.
Il koala, chiamato dalla polizia Alfred, è stato invece affidato ad un centro di recupero per la fauna selvatica.