La strategia di accerchiamento a tenaglia che l'esercito regolare iracheno sta mettendo in atto con l'aiuto delle milizie sciitee delle forze curde per riconquistare la città di Mosulsta dando isuoi frutti e hapermesso di liberare alcuni villaggi vicini e di strappare dalle manidel sedicente Stato islamico territori preziosi.

Avanzando contemporaneamente da nord est e da sud le forze irachene e i Peshmerga curdistanno liberando alcuni quartieri periferici della città in cui non ci sono più civili, ma solamente miliziani islamisti ormai allo sbando che reagiscono con attentati suicidi alla vista delle forze irachene che stanno procedendo velocemente.

Manca poco alla liberazione dell'aeroporto

Ormai manca davvero pochissimo alla definitiva liberazione di Mosul dagli uomini in nero del sedicente Califfato perché le vie di comunicazione tra l'ISIS e i miliziani ancora presenti nei sobborghi della città sono state tagliate dalle forze regolari irachene e la liberazione dell'aeroporto èsolo questione di ore.

L'aeroporto internazionale di Mosul è molto importante in iraq ela suariconquista da parte dell'esercito regolare sarebbe il primo vero segnale della sconfitta dei miliziani islamisti, perché è proprio tenendosottocontrollole principali aerostazioni irachene cheper due anni il sedicente Stato islamico è riuscito ad impossessarsi diimmensi territori ea tenere in scacco le forze irachene e la coalizione internazionale.

Sconfitte le ultime sacche di resistenza jihadista

Mentre si avvicinano sempre di più al centro di Mosul forze irachene e Peshmerga curdi stanno piano piano eliminando leultime sacche di resistenza dei jihadisti nei sobborghinelle immediate vicinanze della città e per ora sono stati liberati completamente il quartiere di Bashiqa e la piccola cittadina diHammam al-Alil.

Proprio in questa cittadina leNazioni Unite hanno denunciatonei giorni scorsi numerosissime violazioni deidiritti umani da parte dei miliziani islamistiperchémolti civili, inclusi donne ebambini, sono stati presi come ostaggi e deportati verso il centro di Mosul per essere usati come scudi umani nella imminente battagliafinale.

La gioiadelle popolazioni liberate

I militari iracheni sono stati accolti come liberatori dalle popolazioni delle zone appena strappate dalle mani degli uomini in nero del sedicente Califfato: dopo più di due anni finalmente i civili si sono sentiti liberi di uscire di casa senza la paura degli attentati e dei cecchini.

La gioia delle donne era incontenibile e molte di loro hanno bruciato instrada il velo integrale nero che erano costrette a portare con la forza e le minacce dagli islamisti e hanno deciso di raccontare pubblicamente tutte le violenze e i soprusi che hanno dovuto subire in modo che certe atrocità non si verifichino mai più in nessuna parte del mondo.