contrabbando di sigarette dall’hinterland vesuviano alla provincia di Bologna: le forze dell’ordine hanno scoperto un enorme carico di 'bionde' consistente nelle cosiddette 'cheap white'. Si tratta di sigarette prodotte legalmente in alcuni paesi dell’Est e del Medio Oriente non ammesse alla vendita in Europa perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza comunitari. In totale sono stati apposti i sigilli a circa dodici tonnellate di prodotto mentre quattro persone sono finite in manette.

L’operazione dei finanzieri

Il blitz è stato effettuato dal Nucleo di Polizia Tributaria della guardia di finanza di Napoli, agli ordini del tenente colonnello Agostino Tortora e del colonnello Giovanni Salerno, in collaborazione con i militari del Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico), guidati dal tenente colonnello Giuseppe Furciniti.

Le fiamme gialle hanno così interrotto la nuova “rotta illecita” grazie ad un’attività investigativa partita dal capoluogo partenopeo. “L’operazione testimonia – hanno fatto sapere dal comando provinciale della guardia di finanza di Napoli – le straordinarie capacità d’adattamento di un sistema criminale che dispone di notevoli risorse finanziarie e logistiche e si muove senza difficoltà su tutto il territorio nazionale. E' stata inflitta una durissima battuta d’arresto alle fonti di approvvigionamento del mercato illecito di sigarette in territorio campano”.

La base logistica dei criminali a Sala Bolognese

I contrabbandieri hanno quindi delocalizzato il contrabbando in un deposito ubicato nella zona industriale di Sala Bolognese, una sorta di magazzino di stoccaggio dove far confluire grandi quantità di tabacchi.

I malviventi a quel punto avrebbero iniziato a vendere le sigarette spostandole in carichi più piccoli per ridurre al minimo le perdite in caso di intervento delle autorità. Sono state sequestrate 'cheap white' di marca 'Regina', 'D&B' e 'Absolut' per un valore stimabile in oltre due milioni e mezzo di euro, mentre il danno per le casse erariali sarebbe stato di circa due milioni di euro.