Sei colpi di pistola per uccidere Trifone Ragone e Teresa Costanza la sera del 17 marzo 2015, sei colpi chiaramente uditi da un supertestimone come raccontato nella puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 11 novembre. La sua testimonianza in aula, al processo contro Giosuè Ruotolo, ha lasciato tutti basiti.
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'Ero chinato mentre inserivo la borsa tra il sedile di guida e il sedile passeggeri' ha raccontato il supertestimone che afferma come la sequenza dei colpi non fosse stata continua, 'dai sette ai dieci colpi credo, tre colpi iniziali, poi una pausa, poi altri due e altri tre.
No, no, non ho guardato nella direzione da dove provenivano i colpi, ho continuato a fare quello che stavo facendo. Mi son fermato un attimo, ma ho pensato che fossero stati dei petardi o cose simili. La sensazione è che provenissero dalla mia destra ma non ne ho la completa sicurezza'.
Gli inquirenti hanno chiesto se aveva notato qualcuno nel parcheggio e il supertestimone risponde che non ha notato nessuno, 'Non c'era nessuno. Le macchine erano tutte parcheggiate a 'spina di pesce', non c'era nessuna macchina in sosta, non c'era autovetture accese, che facevano rumore'.
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Lo 'strano' particolare emerge subito dopo quando il supertestimone si lascia andare ad una frase 'Lì per lì sembravano colpi da arma da fuoco...' e giustamente gli inquirenti chiedono come abbia fatto a resistere alla tentazione di guardare cosa fosse successo se il primo pensiero è stato davvero quello.
'No, mi son detto, fatti gli affari tuoi. Sono rimasto un paio di minuti in macchina ma non ho notato luci accese di macchine che stavano passando...lo escluderei'.
Naturalmente, queste dichiarazioni acquistano particolare importanza, sia per l'accusa che (soprattutto) per la difesa in quanto quest'ultima insiste sul fatto che questa testimonianza smentisca la ricostruzione fatta dagli inquirenti sulla presenza della macchina di Giosuè Ruotolo sulla scena del delitto.
Il supertestimone non parla perchè ha paura?
Omicidio Teresa Costanza e Trifone Ragone ultime notizie: il mistero del 'furgone bianco sparito'
C'è poi un altro particolare inquietante a cui non si riesce a dare spiegazione. Infatti, tra la macchina del supertestimone e quella dei poveri Trifone e Teresa era parcheggiato un furgone bianco, chiaramente visibile dalle immagini riprese da TelePordenone.
Misteriosamente, però, quel furgone 'sparisce' qualche minuto dopo. Chi ha autorizzato l'autista del furgone ad andarsene? Sembra che il veicolo abbia accompagnato delle atlete di basket per il loro allenamento: in ogni caso, appare quantomeno strano che, negli attimi immediatamente successivi ad un delitto, venga concesso di 'spostare' elementi preziosi nella ricostruzione del crimine.