Vi ricordate di Edmundo, il talento tutto genio e sregolatezza che militò nella Fiorentina? A Firenze, però, è famoso soprattutto per quella inopportuna 'vacanza' concessa dalla società viola, in pieno campionato, per prendere parte al Carnevale di Rio. Oggi Edmundo è un 'miracolato'. Lo stesso ex Nazionale brasiliano, sconvolto per la tragedia che ha colpito la Chapecoense, ha infatti raccontato che, se non fosse stato per un contrattempo, sarebbe salito su quell'aereo poi precipitato in Colombia.

Inviato di Fox Sport

Edmundo Alves de Souza Neto aveva appeso le scarpette al chiodo nel 2008, dopo l'ultimo campionato disputato in Brasile con la maglia del Vasco da Gama.

La sua vita è sempre stata turbolenta, oltre ai capricci da calciatore spiccano infatti anche i guai giudiziari ai quali è incorso alla fine degli anni '90 a causa di un incidente d'auto in cui morirono tre persone. Edmundo era alla guida del suo fuoristrada e secondo il Tribunale è responsabile di omicidio colposo plurimo. La condanna a 4 anni e mezzo di reclusione è infatti arrivata nel 1999 ma, grazie a continui ricorsi presentati dai suoi legali, ha sempre evitato il carcere. Da qualche anno faceva il commentatore per Fox Sport e l'emittente lo aveva inviato a Medellin per la finale d'andata della Copa Sudamericana. A causa di un imprevisto è stato sostituito da Mario Sergio, ex attaccante di Botafogo, Fluminense e Palmeiras, che è stato tra le vittime del disastro aereo.

"Dovevo esserci io su quell'aereo - ha detto, in lacrime, ai microfoni di Fox Sport - ma poi sono rimasto a casa. Avevamo adottato la Chapecoense perché erano ragazzi come noi. Dico spesso che il calcio è la metafora della vita e forse è questo il motivo per cui mi sento così triste".