Le ultime notizie che arrivano dalla città irachena di Mosul sono tutt'altro che incoraggianti: i miliziani in nero del sedicente Stato islamico detengono in città molte armi chimiche a base di ammoniaca e cloro e un discreto quantitativo di iprite, il cosiddetto gas mostarda, in laboratori clandestini. Sono stati gli abitanti della zona a lamentare continui attacchi di razzi pieni di agenti chimici altamente tossici e urticanti. Alcuni residenti hanno raccontato che dopo ogni lancio, l'aria era irrespirabile a causa dei vapori di ammoniaca e di altri acidi molto corrosivi.
I danni alla salute
Alcuni abitanti di un quartiere residenziale appena fuori da Mosul hanno raccontato che l'ISIS per fermare l'avanzata delle forze regolari irachene verso la città, ha lanciato una vera e propria pioggia di razzi chimici sulle loro case e che molti sono caduti nei giardini delle abitazioni. Molti bambini sono stati portati con urgenza nelle più vicine strutture mediche a causa delle ustioni riportate e in alcuni casi le intossicazioni erano talmente gravi che hanno causato il decesso delle vittime; danni alla pelle, agli occhi e perdita dei capelli sono solamente alcuni dei danni riportati dai residenti della zona. I bambini che sviluppano gravi disfunzioni sono in tragico aumento proprio nelle zone che sono state più esposte al lancio di questi razzi chimici.
I laboratori clandestini
Durante la loro avanzata, le forse regolari irachene aiutate dalle milizie sciite e dalle forze curde Peshmerga, hanno trovato alcuni locali abbandonati che erano stati riconvertiti dagli uomini in nero del sedicente Califfato in veri laboratori clandestini, per lo stoccaggio di agenti chimici tossici. Anche una vecchia chiesa cristiana era stata trasformata in laboratorio chimico e tra i banchi, dove un tempo si sedevano i fedeli per ascoltare la Santa Messa, sono state rinvenute chiarissime tracce di iprite, di cloro e di ammoniaca, le stesse sostanze chimiche con cui vengono riempiti i razzi lanciati sulla città.
Allarme delle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme per il possibile uso di altre sostanze ben più pericolose dell'iprite e assolutamente vietate da tutte le convenzioni internazionali che potrebbero essere state mischiate con cloro e ammoniaca per rendere il tutto ancora più pericoloso e letale.
L'Unicef sta monitorando da vicino la salute dei più piccoli che sono stati esposti a queste sostanze e hanno rilevato gravi malformazioni, perdita di capelli, insorgenza di patologie molto gravi, ustioni molto profonde e altri gravi danni alla pelle e ritardi cognitivi e dell'apprendimento.