Per il Censis, secondo cui i romani volevano le Olimpiadi 2024 e la Verisure Italia, leader europea nel mercato degli allarmi, gli italiani si sentono sempre meno sicuri. Persino a casa propria e ciò preoccupa le forze dell'ordine, anche perché questa precarietà è destinata ad aumentare. Quasi il 90 per cento degli intervistati per il rilevamento della Verisure ha dimostrato poca fiducia nei nuovi sistemi di sicurezza tecnologici come le videocamere, gli allarmi e le serrature elettroniche. Sono oltre 7mila500 i furti e le rapine denunciati ogni 24 ore, nel corso dei 365 giorni del 2015, secondo le statistiche provinciali e regionali.

Il maggior numero di reati si sono verificati a Milano, quasi 20 mila, poi viene Torino con più di 16 mila infrazione alla legge e Roma, con oltre 15 mila.

L'allarme dei turisti per la nuova delinquenza

Ma la percentuale più preoccupante è nelle turistica Venezia, dove ragazzi africani hanno appena aperto un ristorante, che ha toccato il 130 % in più, mentre Napoli si attesta ai livelli di delinquenza degli anni precedenti. Meno critica la situazione in Valle D’Aosta e la città più tranquilla risulta Trieste. In Italia ci sono stati ben 30 furti al giorno, 29 ogni ora, uno ogni 2 minuti, secondo i dati del Censis. E per fermare i topi d'alloggio non bastano i wireless. Una volta si rubava un'auto forzandone il nottolino, ora il bottino più ambito è high tech.

Le banche hanno sistemi di sicurezza all'avanguardia, ma adesso basta impossessarsi di un tablet con in memoria la password della carta di credito per pagarsi la vacanza di Natale. Soldi che comunque poi vengono rimborsati da Visa o da Mastercard, ma il malcapitato difficilmente saprà a chi deve il furto carta di credito. Le vittime sono spesso vulnerabili turisti.

Come è capitato un paio di anni fa a un imprenditore in vacanza al mare, depredato on line di 4 mila euro da una banda di ragazzini capeggiata da 2 quarantenni emiliani, scoperti con un'indagine congiunta dei Carabinieri di Chieri e della Polizia di Ancona. Poco hanno potuto fare i malfattori per difendersi, in quanto le indagini si sono svolte secondo le ormai collaudate norme sulle intercettazioni telefoniche con cui in passato si sono arrestati sequestratori di persone, trafficanti di droga e sfruttatori della prostituzione.

Per quanto riguarda la porta blindata basta sottrarre il codice al padrone di casa e fare irruzione con un clic, sperando che non ci sia nessuno nell'abitazione, per non peggiorare la situazione. Si passerebbe, così, dal furto alla rapina.

Il digitale che aiuta

Le forze dell'ordine italiane si sono tecnologizzate per fronteggiare il crimine 2.0. I filmati dei malviventi in azione compaiono su scheda Sd o nel cloud. E sono state piazzate centinaia di videocamere wif.in ogni dove. In un alloggio questi dispositivi si piazzano su un muro o si appendono al soffitto e si possono anche controllare movimenti sospetti in giardino, trasformando la propria abitazione in una smart e security home. Ai primi di dicembre, apre i battenti il Bicocca Security Lab, specializzato nella sicurezza del settore dell'Information Technology con focus sugli impatti giuridici del digitale.

Il progetto è frutto della cooperazione due dipartimenti dell'Università di Milano, quello di informatica e quello di giurisprudenza. Il fine è di venire incontro alle istanze minime di sicurezza e propagandare un uso corretto della rete come tecnologia useful e policy. Proprio a Milano venerdì sera i monitor hanno ripreso l'accoltellamento di un ragazzo filippino.