Dopo una lunga ed accurata indagine, una mamma nello Stato di Washington, USA, è stata accusata di iniettare ai suoi tre bambini la "Medicina che fa stare bene", che si è rivelata essere eroina. Almeno questo è quanto hanno dichiarato le autorità. Si chiama Ashlee Rose Hutt, di 24 anni, viveva con le sue due bambine, 2 e 4 anni, ed un bambino di 6 anni, nella sua casa di Spanaway, nello Stato di Washington. Insieme al suo fidanzato, è stata chiamata a rispondere in giudizio, davanti alla Corte Suprema di "Pierce County", per l'accusa di aggressione di secondo grado nei confronti di minori, cessione di droga a persone al di sotto dei 18 anni e maltrattamenti di secondo grado.
Davanti al Giudice per le indagini preliminari, con espressione evidentemente tesa e le braccia incrociate, la donna ha dichiarato di non essere colpevole delle accuse a lei contestate.
Il suo ragazzo, Mac Leroy McIver, di 25 anni, già noto alla giustizia americana, affronta anche lui le stesse accuse. McIver ha ipotizzato, nelle sue dichiarazioni alle forze dell'ordine, che potrebbe essere stata la baby sitter a somministrare eroina ai bambini. Questo quanto riferito dal tabloid Mirror UK, citando fonti locali.
Dopo che qualcuno chiamato la Child Protective Services, sostenendo di aver visto la Hutt, iniettare ai suoi figli della droga nella sua casa di Spanaway e dopo indagini approfondite, nonchè aver raccolto tantissimi elementi, Ashlee Rose Hutt è stata arrestata il 18 ottobre, mentre il suo fidanzato era già agli arresti dal 5 settembre per altri reati.
Il processo sarà celebrato il prossimo 20 dicembre. Il portavoce della polizia locale ha definito "inquietanti" i raccontati fatti dai bambini.
Al momento i figli della donna sono stati affidati ai servizi sociali. La Child Protective Services, equivalente americana del nostro Tribunale dei minori, ha effettuato le indagini che hanno messo in evidenza una situazione di vita dei bambini in ambito familiare, a dir poco allucinante.
Sono state raccolte prove, secondo l'accusa, inoppugnabili.
Tra le prove accertate degli investigatori, della "Child Protective Services", "segni, tagli e lividi", rilevati sui corpi dei bambini, che risultano essere "coerenti" con punture di aghi. Il bambino di 6 anni, ha riferito alle autorità che la "mamma ed il papà" davano loro la "Medicina che fa stare bene", che ha descritto come "una polvere bianca che veniva mescolata con l'acqua", prima che gli venisse iniettata.
L'affermazione del bambino, è stata rilasciata in una dichiarazione giurata in fase di riscontro probatorio.
La bimba di 2 anni ha mostrato alti livelli di eroina, risultata dalle analisi effettuate su un capello della piccola, mentre nei due più grandi non sono state rilevate tracce evidenti. Questo è quanto si conosce al momento, ma che assieme agli altri elementi raccolti, sono sufficienti a tenere in carcere la coppia di genitori. I due avrebbero comunque ammesso di fare uso di sostanze stupefacenti e di averlo fatto anche in presenza dei bambini nella loro casa.
I bambini sono stati collocati in case famiglia e "adesso stanno bene", lo ha detto il detective Ed Troyer che ha seguito il caso.