"O mia bela Madunina che te brillet de lontan tuta d'ora e piscinina, ti te dominet Milan sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man canten tucc "lontan de Napoli se moeur ma po' i vegnen chi a Milan". Così cantava Giovanni D’Anzi nel 1934 in onore della sua città. Milano è cambiata molto, come inevitabile. A volte in meglio, spesso e volentieri (purtroppo) in peggio. Oggi il capoluogo lombardo si ritrova diviso in due. Una sorta di Dottor Jekyll e Mister Hyde, una preoccupante doppia identità da un lato motivo di vanto, dall’altra oggetto di inchiesta.
La Milano che soffre
Cominciamo dalle cattive notizie, quelle relative alla sicurezza. Mai come di questi tempi la criminalità a Milano è motivo di preoccupazione per cittadini e giunta comunale. Circa 2 settimane fa un uomo veniva accoltellato nei pressi di Piazzale Loreto. È notizia di venerdì sera una rissa da cui sono usciti feriti 2 giovani, di 16 e 18 anni, avvenuta in piazza Città di Lombardia, sotto la nuova sede della Regione. E poi ancora scontri presso l’Arco della Pace, vicino alla stazione centrale, punti nevralgici della metropoli. I cittadini si dicono preoccupati e in alcuni casi impauriti. Il nuovo sindaco Sala non ha fatto mancare il sostegno ai suoi cittadini, convocando il ministro degli Interni Angelino Alfano e avanzando la richiesta di 150 militari da poter disporre per le vie del capoluogo lombardo.
Il vero nemico da combattere sono le cosiddette bande, prevalentemente composte da persone provenienti dal Sudamerica (o, come nel caso di venerdì, dalle Filippine), che, nel tentativo di far valere la propria supremazia, finiscono con lo scontrarsi, causando tafferugli e risse. Milano come una torta da spartirsi. Non crediamo che Giovanni D’Anzi sarebbe d’accordo.
Di sicuro i milanesi non lo sono.
La Milano che sorride
L’altra faccia della medaglia però luccica, e non potrebbe essere altrimenti. Milano si rivela la prima meta turistica italiana del 2016, sbaragliando la concorrenza di città come Roma, Venezia, Firenze. 7,6 milioni di visitatori, 6°destinazione a livello europeo,14° a livello mondiale, per un giro d’affari che supera i 4 miliardi di euro nell’anno solare.
I numeri parlano chiaro: con il 72,8% di soggiorni per motivi di piacere (solo il 27,2% per business) , Milano è la capitale italiana dello svago: per arte o per shopping, o per quello che più vi aggrada. Per celebrare il trionfo, le associazioni Where Italia e Milano Loves You hanno proposto un’iniziativa, patrocinata dal comune, che prevede l’apertura gratuita di alcuni musei nelle vicinanze del centro citta. Questo il programma:
Palazzo Marino (visite guidate in gruppi di 15 persone ogni 30 minuti a partire dalle ore 14 fino alle ore 18);
Museo del Novecento ( solo per le prime 20 persone che ritirano il materiale informativo presso l’InfoPoint);
Gallerie d’Italia – Piazza Scala;
Foro Romano di Milano (piazza San Sepolcro, chiusura alle ore 17.30);
Cripta della Chiesa della Ss.
Annunciata nell’antica Ca’ Granda (fino alle ore 17.00).
Per usufruire dell’ingresso gratuito sarà sufficiente recarsi all’ufficio di Informazioni Turistiche InfoMilano di Galleria Vittorio Emanuele II, angolo piazza della Scala e ritirare il materiale informativo relativo all'iniziativa. Per una Milano in ginocchio,un'altra festeggia. Come due facce della stessa medaglia, quando una è baciata dal sole, l'altra si trova nel proprio momento più buio. Ma è in questa ambivalenza che sta la forza di questa città, che i suoi cittadini un po' amano e un po' detestano. E per cui tutti, alla fine, si sentono di cantare "Milan l’è un gran Milan!"