Nell'ultima puntata della nota trasmissione mediaset Quarto Grado, i conduttori Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi sono tornati ad occuparsi del caso di Nadia Arcudi (35 anni) l'insegnante italo-svizzera uccisa lo scorso mese nella sua abitazione di Stabio. E' il bosco un luogo fondamentale per comprendere la morte di Nadia Arcudi. Stiamo parlando più precisamente, di quello tra Rodero e Gaggiolo, in provincia di Como, dove è stato trovato il corpo della donna, domenica 16 ottobre. Accusato dell'omicidio di Nadia è il cognato Michele Egli (42).

L'uomo, appassionato di romanzi gialli, ha scritto alcuni libri del medesimo genere. Il bosco è un elemento ricorrente in questo caso, in quanto è nominato anche in un'opera dell'Egli. Inoltre, esso fa da sfondo ad un videoclip, The Scientist, dei Coldplay: gruppo musicale che Nadia amava molto, tanto da essere riuscita ad acquistare il biglietto (oramai esaurito) del loro prossimo concerto italiano del mese di Luglio.

Il bosco è l'elemento principale della vicenda

Era una bella ragazza Nadia Arcudi, solare e radiosa. Questo lo si intuisce guardando le varie foto che sono state rese note da giornali e media. Un grande amore: quello per la musica. Era una grande appassionata dei Coldplay ed a Luglio sarebbe andata ad assistere ad un loro concerto.

Nadia potrebbe essere morta nel bosco tra Rodero e Gaggiolo, nel buio della notte di venerdì 14 Ottobre, mentre altrove la sua famiglia festeggiava il compleanno della nipotina. L'autopsia ha disegnato questo scenario raccapricciante.

Nadia Arcudi: non sarebbe morta a casa sua

Nadia Arcudi non sarebbe morta a casa sua, ma nel bosco tra Rodero e Gaggiolo, dopo una lunga agonia.

Tuttavia sarebbe opportuno fare qualche passo indietro, per comprendere meglio la vicenda. Lunedì 17 Ottobre, quel giorno il preside della scuola elementare, istituto in cui Nadia insegnava da sette anni, stupito di non vederla arrivare, aveva deciso di andarla a trovare a casa (dove viveva assieme alla madre Ester), per capire i motivi della sua assenza.

Nadia non dava più notizie da venerdì, giorno in cui, secondo l'autopsia, sarebbe morta. La donna non si era presentata neanche per la festa della nipote che si era svolta presso una Road House nel comasco. Nessuno dei suoi famigliari si era preoccupato, questo risulta molto strano in effetti. Il preside della scuola, ha dunque pensato bene di avvertire gli inquirenti, i quali sono andati a casa di Nadia. Giunti qui, sono stati costretti a chiamare un fabbro, per aprire la porta della sua camera chiusa a chiave. Il corpo della maestra, tuttavia, era già in un un obitorio, privo di documenti. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, cliccate Segui.