Questa notte,3novembre 2016, un’altra forte scossa ha colpito il centro Italia, con una magnitudo 4.8, registrata nel Maceratese all’1.35, a circa 2 km da Pieve Torina e a 12 km da Camerino, entrambe località in provincia di Macerata. Come si apprende dalle note stampa dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la scossa di stanotte è stata avvertita distintamente in gran parte dell’Italia centrale, fino a Roma.

I controlli dei vigili del fuoco non hanno riscontrato ulteriori crolli, come conferma anche la Sala operativa della Protezione civile delle Marche.

Il continuare dello sciame sismico rende, ovviamente, più complicato delineare un quadro certo delle verifiche delle strutture; anche per questo motivo le scuole continueranno a rimanere chiuse fino al 5 novembre in tutta l’Umbria, come ha disposto il Presidente della Regione, Catiuscia Marini. L’assessore regionale, Antonio Bartolini, ha reso noto che la riapertura dei plessi scolastici sarà valutata caso per caso a partire da mercoledì 7 novembre.

Il paesaggio appenninico ridisegnato dai terremoti

Non solo le opere dell’uomo hanno subito gli effetti del sisma, ma lo stesso paesaggio appenninico: 600 kmq risultano deformati dalle scosse che hanno sconvolto il centro Italia il 26 e il 30 ottobrescorsi, ridisegnandone il paesaggio.

La depressione più profonda misura 70 cm, e si attesta in una zona di 130 kmq. Le conseguenze paesaggistiche del sisma non si arrestano all’abbassamento: l'istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Irea-Cnr) ha comunicato di aver rilevato lo spostamento di Norcia di circa 30 cm verso Spoleto.

La solidarietà delle istituzioni e il progetto Casa Italia

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha riaffermato la centralità della gestione dell’emergenza nell’agenda del Governo: “Oggi l’Europa ha sede a Norcia”. Ribadendo che i vincoli di bilancio imposti dall’Unione Europea non bloccheranno la vasta opera di ricostruzione e prevenzione, da mettere in atto nelle zone colpite dai terremoti: verranno stanziati tutti i soldi necessari, “è impensabile che in nome della stabilità europea crollino le scuole”.

“Ci vogliono tanti soldi perché sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni”, così ha detto il ministro Graziano Delrio, nel suo intervento alla trasmissione Agorà, e prosegue affermando che “lo Stato deve essere presente con tutte le risorse necessarie.”.Durante la sua visita di ieri, 2 novembre, nelle zone del sisma, il Presidente della Repubblica ha ammesso che ci vorranno anni per la ricostruzione, ma l’impegno sarà portato fino in fondo: “Norcia tornerà come prima”.

Il progetto Casa Italia

Si va avanti con il progetto “Casa Italia”, che, come afferma Renzi, metterà “al centro la prevenzione”. Nel suo intervento al Politecnico di Milano, il premier ha annunciato che Casa Italia sarà un dipartimento di Palazzo Chigi, che, per la prima volta darà vita ad “una struttura tecnica che deve andare oltre tutti i governi”. Infatti, secondo il presidente del Consiglio il progetto è “destinato a sopravvivere a questo governo”, considerando anche che occorreranno anni perché entri pienamente in funzione.