E' quasi Natale e parlare di beneficenza è d'obbligo. Molta gente, infatti, nel mondo passa questa importante festività in condizioni precarie, senza cibo, denaro e casa. Per fortuna che esistono persone buone che, da sole o tramite associazioni ad hoc, cercano di aiutare chi è meno fortunato di loro. Quando si parla di beneficenza non si può non citare l'associazione filantropica Wellcome Trust, che nel 2016 ha segnato 2 record.

Il cospicuo stipendio del CEO della Wellcome Trust

La Wellcome Trust rappresenta la maggiore associazione caritatevole in Gran Bretagna.

Il 2016 sta per finire ma è stato un anno importante per la Wellcome, visto che ha oltrepassato la soglia di oltre 1 miliardo di sterline donate. L'ingente somma è servita a finanziare progetti importanti per la lotta contro l'Aids ed altre gravi patologie, come il virus Zika ed Ebola. Questo è il primo record che l'associazione di carità britannica ha segnato nel 2016. Ce n'è un altro che, però, ha sollevato qualche polemica. Il primato riguarda il CEO della Wellcome, Danny Truell. Sembra che l'ex banchiere abbia intascato, nell'arco degli ultimi 12 mesi, la bellezza di oltre 3 milioni di sterline l'anno. Truell è diventato così il dirigente di un'associazione di beneficenza più pagato della Gran Bretagna e uno dei più pagati del pianeta.

Wellcome Trust: centrati importanti obiettivi anche nel 2016

Stipendio faraonico del CEO Truell a parte, è indubbio che l'attività della Wellcome Trust si sia importantissima anche quest'anno. Grazie a tale associazione di beneficenza sono stati raggiunti importanti risultati, come la scoperta di un vaccino contro Ebola e di terapie alternative alla chemioterapia contro i tumori.

La Wellcome eroga denaro anche al Crick Institute, un autorevole centro di ricerche biomediche inaugurato a Londra diversi mesi fa, e a numerose università britanniche.

Sono veramente entusiastici i risultati ottenuti recentemente dalla Wellcome Trust, ma lo stipendio 'maxi' incassato nel 2016 dal CEO Truell ha fatto irritare molti.

L'amministratore delegato, comunque, gode dell'appoggio di Jeremy Farrar, direttore della Wellcome, secondo cui il compenso erogato 'in modo competitivo' all'amministratore delegato ha permesso all'associazione di ottenere maggiori ricavi da destinare ad opere caritatevoli.