Svolta nel delitto di Garlasco: dopo la scoperta che i frammenti di DNA presenti sotto le unghie di Chiara Poggi non appartengono ad Alberto Stasi, le indagini si sono subito spostate su un altro ragazzo. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati un conoscente, che era amico di suo fratello: Andrea Sempio. Come mai si è subito pensato a lui? Sembrava prematuro buttare già l'occhio su un altro elemento, ma man mano che passano le ore, emergono delle verità che fanno capire come mai lui è il primo sospettato. Ad analizzare le varie argomentazioni, molti si domandano come mai non siano state considerate prima, invece di puntare dritti su Alberto Stasi senza ragionevole dubbio.

Andiamo a vedere da vicino quali sono gli sviluppi di questa vicenda, che sembrava una matassa sbrogliata e che invece si è di nuovo intricata.

Andrea Sempio e il delitto di Garlasco

Uno degli elementi che è sempre apparso strano, è che Andrea Sempio completamente ignorato dalle indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, si presentò spontaneamente ai carabinieri per presentare un biglietto di un parcheggio che lo collocava lontano da Via Pascoli al momento dell'omicidio. Perché una persona deve presentarsi a motivare il suo alibi, quando nessuno gli ha contestato nulla? Questo è il primo elemento su cui le autorità hanno posto la loro attenzione, ammettendo di averlo trovato un atteggiamento bizzarro, ma che non c'erano ulteriori elementi per indagare su di lui.

Adesso a quanto pare ci sono altre ragioni.

Indagini sul delitto di Garlasco portano a nuove domande

Un altro elemento che ora pesa molto nelle indagini è quello delle telefonate di Andrea Sempio a casa Poggi. Pare infatti che tra gennaio e luglio del 2007 avesse chiamato la villetta appena due volte. Tra il 7 e l'8 agosto avrebbe fatto ben tre telefonate a casa dei Poggi, dove sapeva che c'era solo Chiara.

Infatti era stato il fratello Marco a raccontare agli amici che sarebbe partito con la famiglia. Tra gli amici quella sera, c'era anche Andrea Sempio. Altro elemento è il numero di scarpe, 42/42.5 che corrisponde all'impronta trovata nella villetta di Via Paoli, e lasciata dall'assassino di Chiara Poggi. Inoltre non vi era segno di effrazione, e ciò implica che Chiara aveva disinserito l'allarme per aprire a qualcuno che conosceva e di cui si fidava.

L'accusa aveva imputato a Stasi l'omicidio, nonostante la difesa avesse mostrato che nell'arco temporale in cui è avvenuto il delitto, Alberto Stasi era al suo computer a lavorare alla tesi.

Chiuso nella sua abitazione non parla con nessuno

Andrea Sempio non lascia dichiarazioni, e da quando il suo nome è stato associato all'omicidio di Chiara Poggi non è più uscito di casa. Tramite suo padre fa sapere che comunque è sereno perché si dichiara estraneo alla vicenda, e la giustizia lo dimostrerà. Nel frattempo le indagini continuano e le autorità continuano a stringere il cerchio su di lui, puntando sugli elementi discordanti del suo comportamento. Il confronto del DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi e quello di Andrea Sempio potrebbero essere il punto di svolta.