Sono state identificate le prime sei vittime dell'attentato di Charlottenburg a Berlino. Sarebbero tutte di origine tedesca. Non si hanno, invece, notizie di Frabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana dispersa, della quale è stato ritrovato solamente il telefono cellulare nel luogo della tragedia.

I suoi parenti, la madre ed il fratello, sono già in volo verso la capitale tedesca, con la speranza che la giovane sia tra I feriti. Anche se il padre della ragazza teme il peggio: "Non voglio farmi false illusioni", ha detto nel pomeriggio. Preoccupati gli amici della ragazza, dopo che la giovane 31 enne di Sulmona non si è presentata stamattina a lavoro.

Ospedali sotto pressione, non ci sono abbastanza posti per accogliere i feriti

Gli ospedali della città, intanto, sono sotto pressione. Sono 22 le strutture ospedaliere, anche limitrofe alla città, che si stanno prendendo cura dei feriti. Non c'è abbastanza spazio nelle strutture cittadine per accoglierli tutti. Al momento sarebbero solo 18 le persone che non hanno riportato gravi danni fisici, e 14 in gravi condizioni, dei restanti si attendono aggiornamenti.

Intanto alle ore 18.00, nella chiesa commemorativa dell'imperatore Guglielmo, è stata celebrata una messa per le vittime dell'attentato. Ha partecipato anche la cancelliera Angela Merkel.

Sull'attentatore la polizia conferma di aver catturato l'uomo sbagliato

Secondo prime informazioni riportate dal Berliner Zeitung, la Polizia non avrebbe trovato tracce riconducibili all'arrestato di stanotte. Gli, investigatori, infatti, dicono che non è stato scoperto né sangue, né DNA all'interno del camion, riconducibili all'uomo.

Entro la mezzanotte la polizia deciderà se rilasciare o meno il ragazzo. Intanto è di nuovo caccia all'uomo.

Andreas Geisel (SPD) afferma: "Non possiamo lasciare che loro dettino legge sul nostro modo di vivere, di pensare e di credere. La nostra società è vulnerabile, ma chiudendoci nulla può essere risolto". In serata la Porta di Brandeburgo è stata illuminata con I colori della Germania in segno di lutto cittadino.