Una nuova frontiera per il turismo in italia che si espande oltre la terra. Dal 2020 sarà possibile viaggiare nello spazio in modo più confortevole e pratico, partendo direttamente dall'Italia. La creazione di un nuovo porto adibito al decollo di veicoli spaziali è già in fase di progettazione, e potrebbe riguardare la Puglia, la Sardegna o la Toscana. Quello che è certo è che la destinazione è sempre la stessa: lo spazio.
Il protocollo d'intesa
L'accordo, sotto forma di protocollo di intesa, è stato firmato dai due colossi ingegnestici aerospaziali: l'Altec di Torino, che si occupa di fornitura di servizi logistici a supporto della Stazione Spaziale Internazionale e la Virgin Galactic, una compagnia aerospaziale privata di Richard Benson.
L'accordo formale tra le due compagnie ha fatto sì che l'idea presentata lo scorso febbraio diventi un progetto concreto che possa essere realizzato, e di cui debbano essere limati solo i dettagli. Innanzitutto resta da stabilire tra gli aeroporti italiani quale sia il più adatto ad ospitare uno "spazioporto". La scelta deve infatti ricadere su una pista la cui lunghezza sia sufficiente per ospitare il veicolo trasportatore denominato SpaceShipTwo.
Il funzionamento del turismo spaziale in Italia
L'idea centrale del progetto consiste nel fare prendere il volo ad una coppia di aerei, nella specie la White Knight, che trasporta lo SpaceShipTwo. Tra le due solo quest'ultima verrà sganciata per oltrepassare la cosiddetta "linea Karman", il confine con lo spazio situato a 100 chilometri di altezza.
Dopo un giro nell'orbita, lo stesso veicolo ricadrà in modo controllato nell'atmosfera. Tale areo adibito ad un nuovo tipo di turismo spaziale sarà in grado di ospitare 6 passeggeri, al modico prezzo di 235 mila euro. L'amministratore delegato dell'Altec ha detto: "Faremo partire i primi turisti spaziali entro due o tre anni", ribadendo che: "Il sito di decollo deve avere caratteristiche precise, in particolare per il vento e le condizioni meteo, perché il rientro avviene in planata".