Emergenza in Canada, dove un farmaco appartenente alla categoria degli oppiacei, il Fentanyl, avrebbe già provocato 160 morti dalla fine di novembre, quando nel 2015 i decessi accertati sono stati 67.
Il sindaco di Vancouver avrebbe rilasciato una conferenza stampa dove avrebbe espresso seria preoccupazione per il fenomeno, dopo che nei giorni scorsi, in una sola notte, sono decedute 9 persone nella città a causa di una overdose di fentanyl, un sedativo 100 volte più potente della morfina e diffusosi come stupefacente nel giro di poco tempo.
Il fentanyl del Canada proviene dalla Cina
Grazie alle immediate indagini effettuate dal DAS il Drug Analysis Service del servizio sanitario canadese, è stato appurato che il fentanyl sequestrato è in forma liquida, e quindi iniettabile, e di provenienza da traffici di contrabbando, per lo più arrivati dalla Cina.
Un farmaco pericoloso, facile da ottenere nel mercato nero e dai costi molto abbordabili.
In passato si sono verificati maxi sequestri di fentanyl di contrabbando a Calgary e nell’Ontario vi è stato un innalzamento del 35% del numero di farmaci contenenti l’oppiaceo, precisamente 609 campioni sarebbero risultati positivi solo nel 2016.
Il governo canadese, alla luce dei tragici eventi e dell’aumento del fenomeno, avrebbe dichiarato nello scorso novembre lo stato di crisi nazionale di sanità pubblica, molto vicino a trasformarsi, secondo il ministro della Giustizia canadese Jane Philpott, in stato di emergenza.
Il fentanyl dietro la morte di Prince
Forse molti non lo ricordano, ma già tempo fa il fentanyl aveva fatto la sua comparsa sulla stampa nazionale per il suo collegamento con la morte del celebre cantante Prince.
Il cantante venne trovato positivo a quantità così elevate di fentanyl, tali da essere in grado di uccidere chiunque.
Ma questo terribile fenomeno non è solo canadese, già a luglio 2016 la DEA aveva lanciato l’allarme con la pubblicazione di un report dove si evidenziava la pericolosità del fentanyl di contrabbando e il fatto che il suo utilizzo stesse progressivamente aumentando negli Stati Uniti, dove si cominciò a parlare di vera e propria epidemia.