Il medico anestesista Leonardo Cazzaniga e l'infermiera Laura Taroni sono stati arrestati nelle ultime ore dai carabinieri con l'accusa di omicidio volontario. I 2 sanitari sono amanti e, nell'arco di svariati mesi, avrebbero causato la morte di diverse persone, tra cui il marito della Taroni. I decessi sono avvenuti nell'ospedale di Saronno.

Ucciso anche il marito dell'infermiera

E' veramente agghiacciante quello che hanno scoperto i carabinieri del Nucleo operativo di Saronno. Il medico e l'infermiera avevano pianificato un piano aberrante per uccidere i malati terminali.

Nello specifico, l'anestesista avrebbe ideato il 'protocollo Cazzaniga', ovvero un protocollo che applicava ai pazienti terminali condotti al Pronto soccorso del nosocomio di Saronno. Quando Cazzaniga era di turno somministrava ai malati terminali dosi letali di medicinali per accelerarne il decesso. In soldoni, il medico e la sua amante avrebbero cercato di velocizzare la morte dei pazienti gravi. Vittima del sodalizio scellerato anche il marito dell'infermiera. La Procura di Busto Arsizio sostiene che l'uomo sarebbe stato ucciso dai 2 amanti mediante la somministrazione, per un lungo periodo, di medicinali di cui non aveva bisogno ed erano inadeguati alle sue condizioni di salute.

Indagini partite dopo la denuncia di un'infermiera dell'ospedale di Saronno

I carabinieri del Nucleo operativo di Saronno hanno iniziato a compiere i primi accertamenti nel giugno del 2014, dopo aver ricevuto la denuncia di un'infermiera che lavorava nel nosocomio della città lombarda. E' probabile che la coppia abbia ucciso altri pazienti.

I militari stanno compiendo accertamenti su altri casi.

Dopo numerose indagini e intercettazioni, i carabinieri hanno potuto constatare che il medico anestesista e la sua amante hanno ucciso 5 malati terminali. Sembra che le vittime del sodalizio delittuoso siano tutti anziani, eccetto il marito dell'infermiera. Agi sventurati sarebbero state somministrate, in rapida successione, abbondanti dosi di midazolam, clorpromazina, propofol, promazina e morfina. Gli investigatori sono convinti che gli omicidi non siano stati commessi per un motivo economico.