"Voglio ringraziare gli uomini e le donne dei nostri apparati di sicurezza", di cui l'Italia "è davvero fiera". Una "gratitudine speciale va al giovane agente Cristian Movio, rimasto ferito nell'operazione di Sesto San Giovanni, e al collega Luca Scatà", per il coraggio e le notevoli capacità professionali. Così il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel corso di una dichiarazione pubblica da Palazzo Chigi, diffusa dal sito internet ufficiale del Governo, dopo quanto accaduto nella notte fra giovedì e venerdì nel Milanese. Gentiloni ha aggiunto di aver informato la cancelliera tedesca Angela Merkel, riferendole che "era stato ucciso Anis Amri", il presunto attentatore di Berlino.
‘Impegnati su più fronti’
Gentiloni ha sottolineato l'importanza del controllo del territorio, della collaborazione fra forze di sicurezza e forze armate, nonché della collaborazione a livello internazionale. Il presidente si è rivolto anche a tutti gli italiani, proprio a pochi giorni dalle festività natalizie, sottolineando che il Governo continuerà a lavorare per dare il massimo e parlando d'impegno su fronti diversi. Dal lavoro alla tutela del risparmio, dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto alla sicurezza.
‘Lo Stato c’è’
Attenzioni puntate da Gentiloni su "sicurezza e coesione", che non possono che "andare di pari passo", perchè un Paese "lacerato" corre il rischio di essere "meno sicuro".
Nulla di nuovo all'orizzonte, insomma, perché "è la lezione di decenni in Italia" e, quindi, "dovremmo averla imparata". Il pensiero del presidente è andato nuovamente alle vittime della strage del mercatino di Berlino, ricordando Fabrizia Di Lorenzo, "un'italiana esemplare". Gentiloni ha concluso dicendo che "l'attenzione resta massima" e che "lo Stato c'è".
Dal controllo agli spari
Anis Amri è morto durante uno scontro a fuoco, nel corso di un controllo di routine nelle vicinanze della stazione di Sesto San Giovanni, intorno alle 3 di ieri. Da una prima ricostruzione della dinamica dei fatti, il tunisino sarebbe stato invitato a esibire i documenti e il contenuto del suo zainetto, dopo aver detto di essere di Reggio Calabria.
In quei frangenti, l'immigrato avrebbe estratto una pistola dalla giacca, lasciando partire un colpo che feriva Cristian Movio. Immediata e decisiva la reazione dell'altro agente, Luca Scatà, che avrebbe risposto con due colpi, uno dei quali si sarebbe rivelato mortale per Amri. Movio è stato ricoverato all'ospedale di Monza. Qui è stato sottoposto a un intervento per la rimozione della pallottola da una spalla, che si è concluso con successo.
Oscurati i profili di entrambi sui social network
Intanto, sono stati oscurati i profili dei due poliziotti sui social network. A renderlo noto è stato il questore di Milano, Antonio De Iesu, spiegando che occorre tutelare l'immagine degli agenti, in una dimensione che non riguarda la criminalità in generale, ma il terrorismo di carattere internazionale. Si pone, dunque, anche un problema di prevenzione.