Tra le tante proposte di legge che giacciono nei meandri del Parlamento in attesa di essere sottoposte al voto di deputati e senatori ce n'è una che prevede la fine dell'obbligo di fedeltà coniugale, stabilito dall'articolo 143 del codice civile. La proposta è stata presentata nel febbraio scorso e vede come prima firmataria la senatrice dem Laura Cantini, sostenuta da un gruppo di parlamentari dell'area di centrosinistra. Dopo alcuni mesi in cui è rimasta ferma ai box ora il provvedimento sarà sottoposto al vaglio della Commissione giustizia del Senato, e nei prossimi mesi potrebbe divenire legge dello Stato.

Il testo è composto da un solo articolo

Il testo della proposta è composto da un solo articolo, che andrebbe a rivoluzionare fortemente il matrimonio, sopprimendo l'obbligo di fedeltà tra i coniugi, un aspetto che si ripercuoterebbe anche sulle numerose cause di divorzio che ogni anno finiscono nelle aule di tribunale, poiché senza obbligo di fedeltà il tradimento non sarebbe più considerato un elemento valido per chiedere la separazione con addebito.

Secondo il punto di vista dei presentatori la norma che impone a mariti e mogli l'obbligo di fedeltà sarebbe "un retaggio culturale ormai superato", inoltre evidenziano come anche la giurisprudenza avrebbe già imboccato questa strada. La sentenza n.

7998/2014 pronunciata dalla Cassazione stabilisce infatti che "un magistrato non può addebitare la separazione solo sulla base dell'inosservanza del dovere di fedeltà coniugale", che attualmente resta comunque un fattore che incide notevolmente sulle decisioni dei giudici, specialmente se accompagnato da altri elementi.

Nelle Unioni civili non c'è vincolo di fedeltà

La deputata democratica prima firmataria della proposta evidenzia inoltre come nella Legge Cirinnà che regolamenta le unioni civili sia stato tolto - dopo un acceso dibattito - l'obbligo di fedeltà sessuale,considerato prerogativa esclusiva del matrimonio. E questo aspetto secondo la Cantini sarebbe discriminatorio, in quanto il tradimento sarebbe legalizzato per le coppie omosessuali ma non per le coppie etero.

L'intervento del presidente dell'Ami

La proposta di legge in questione fa insorgere il mondo cattolico, che vede nell'abolizione del vincolo di fedeltà un grave "attacco alla famiglia", ma ad assumere le difese dell'attuale normativa ci sono anche diverse personalità non legate ad ambienti religiosi. Sulla questione si è pronunciato anche l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che si è schierato contro la proposta di legge, sostenendo che l'obbligo di fedeltà coniugale sia un valore laico e che dovrebbe valere per tutti, anche per le coppie dello stesso sesso. L'avvocato evidenzia come la maggioranza delle separazioni siano dovute proprio a questioni di fedeltà, e ricorda che coloro che subiscono un tradimento possono chiedere ed ottenere il risarcimento dei danni morali subiti.