L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi senatore a vita in virtù del mandato presidenziale, potrebbe presto ritirarsi a vita privata, costretto dall'acuirsi di problemi di salute. Il presidente emerito ha dovuto rinunciare a partecipare all'inaugurazione di un nuovo store della Feltrinelli a Milano a cui era stato invitato, adducendo "problemi temporanei di mobilità". Ma nonostante gli acciacchi - probabilmente dovuti alla veneranda età di 91 anni - Napolitano non rinuncia a dire la sua sull'attuale scenario politico, esprimendo preoccupazione per la crescita della cosiddetta "antipolitica", e per la riluttanza di molti cittadini ad accettare l'integrazione europea.

I problemi fisici del presidente emerito

Che Napolitano soffra di problemi di deambulazione e mobilità non è una novità, ma questi si sarebbero aggravati. Il mese scorso il presidente emerito a causa di questi problemi è stato protagonista di una vicenda spiacevole. Si trovava nella zona a traffico limitato della Capitale, ed i problemi fisici gli impedivano di salire a bordo dell'auto blu, parcheggiata in modo tale che bloccava la circolazione stradale. Mentre il senatore a vita provava invano a salire sulla vettura, aiutato dagli uomini della scorta, il traffico si era paralizzato, facendo infuriare automobilisti, tassisti e conducenti dei mezzi pubblici che transitavano in zona. Solo dopo diversi minuti è riuscito ad entrare in macchina, e la situazione è tornata presto alla normalità.

I problemi di salute non lo tengono lontano dalla politica

Nonostante l'età avanzata ed i problemi di salute, Napolitano non rinuncia a partecipare alla vita Politica del paese. Dopo aver sostenuto a spada tratta le ragioni del Si al referendum costituzionale, ha seguito da vicino le dimissioni di Renzi e la formazione del governo Gentiloni, e in questi giorni ha fatto parlare di sé per una decisa presa di posizione contro la declinazione al femminile degli incarichi istituzionali.

In occasione di un incontro con la presidente della Camera Laura Boldrini, avrebbe definito "abominevoli" le parole "sindaca" e "ministra". Insomma, nonostante gli acciacchi fisici l'ex presidente non rinuncia a dire la sua.