La capitale d'Italia è sempre al centro delle attenzioni mediatiche per le continue bufere politiche e non solo. Il 2016 finirà senza concertone e con l'ordinanza della sindaca Virginia Raggi che proibisce i botti di fine anno.

Misure straordinarie per la sicurezza di Roma

Gli ultimi avvenimenti in merito agli attacchi terroristici a Berlino (Germania) e l'uccisione del killer Anis Amri a Milano di questa notte, non fanno dormire sonni tranquilli a nessuna autorità nè in Italia che nel mondo; il livello di allerta è molto alto in tutto il mondo. A Roma la sindaca Raggi ha firmato l'ordinanza, che vieta assolutamente dal 29 dicembre 2016 e fino alle ore 24 del 1 gennaio 2017 l'utilizzo di "fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici".

Inoltre l'ordinanza riporta che è vietato "usare materiale esplodente anche declassificato a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali". Tale decisione di emettere questo tipo di restrizione è nata dalla necessità di "adottare misure di sicurezza" al fine unico di salvaguardare e garantire la sicurezza e incolumità pubblica: di persone, animali, beni demaniali e edifici provati su tutto il territorio comunale.

Capodanno senza concertone a Roma

Il vincitore del bando per l'organizzazione e la gestione del concertone di fine anno si è tirato indietro, a Roma non ci sarà il consueto e tradizionale concerto di fine anno. Il Campidoglio avrà un bel po' da fare per rimediare e trovare delle soluzioni diverse, per non lasciare i romani e i turisti a bocca asciutta.

Saltano fuori idee come: musica e cabaret al Circo Massimo oppure intrattenere i nottambuli in zona Trastevere. L'ultima notte dell'anno,il 31 dicembre 2016, notte di San Silvestro, della capitale romana sarà veramente lunga. L'assessore alla cultura nonché vice sindaco Luca Bergamo avrà un bel da fare. Ma i romani cosa pensano veramente?

Saranno così dispiaciuti che il concertone sia saltato e i fuochi saranno vietati? Sembrano le uniche cose sensate che sono uscite fuori da questa gestione amministrative, dopo gli innumerevoli scaldali degli ultimi avvicendamenti.