Non era una notte qualunque, ma una notte tanto attesa per festeggiare la fine e l'inizio di un nuovo anno. Stiamo parlando di Capodanno, una giornata nella quale tante persone portano con sé i propri ricordi, oppure li nascondono nei cassetti della memoria per dimenticare. Mentre durante la notte di San Silvestro c'erano tanti uomini e donne che brindavano e festeggiavano al 2017, al contempo vi erano anche tante persone che lavoravano per la nostra sicurezza, proprio come Mario Vece, artificiere della Polizia di Stato di Firenze, rimasto vittima di un attentato terroristico a causa del quale ha perso una mano e l'uso dell'occhio destro.

Cos'è successo

Durante un normale giro di pattugliamento nella città di Firenze, due agenti della Polizia notano una normale - all'apparenza - borsa incustodita nei pressi della libreria "Bargello", già conosciuta dalle forze dell'ordine come obiettivo sensibile perché fa riferimento a Casa Pound, organizzazione di estrema destra. Scatta subito una prima segnalazione di allarme, in seguito alla quale via Leonardo Da Vinci viene chiusa al traffico per lasciare spazio agli artificieri della Polizia.

Alle ore 5 del mattino, mentre il mondo festeggia le prime luci del nuovo anno, si sente un ultimo boato. Non un botto di Capodanno, ma una vera e propria bomba. Un ordigno nascosto in un involucro di carta che è esploso mentre il poliziotto Mario Vece analizzava il reperto, rimanendo gravemente ferito.

Trasportato d'urgenza in ospedale per un intervento chirurgico, i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita, ma nonostante ciò l'artificiere ha perso la mano sinistra e l'uso dell'occhio destro.

Dopo una prima analisi dei reparti speciali, si parla di tentato omicidio di stampo anarchico-politico nei confronti di Casa Pound, anche se si attendono i risultati degli esami effettuati sull'esplosivo utilizzato dagli attentatori per avere maggiori informazioni a riguardo.

Chi è il poliziotto ferito

Mario Vece, di anni 39, campano di origine e toscano d’adozione, è sposato e ha due figlie. La prima frase detta al suo risveglio è stata: "non mi arrendo". L'artificiere, infatti, ha affermato di voler tornare ad essere un poliziotto "qualunque cosa succeda". Mario è anche un un motociclista appartenente al Versilia HOG Chapter. L'uomo, durante la notte di Capodanno, non era a casa per festeggiare con i sui cari, ma in strada, in servizio, per compiere il suo dovere.