Il capodanno è oramai passato, tra polemiche, divieti e qualche concessione, la notte che segna il passaggio dall'anno vecchio a quello nuovo con grandi festeggiamenti da parte di tutti ha fatto registrare anche quest'anno un bilancio con molti feriti, per fortuna per ora non ci sono notizie di incidenti mortali.

La paura di attentati e il tentativo di fare prevenzione da parte delle magistrature e delle forze dell'ordine ha avuto dei buoni risultati, anche se non è riuscita a scongiurare del tutto i pericoli in Italia, infatti se da un lato è positivo che non ci siano stati dei morti, cosa che in passato purtroppo è accaduta, si devono comunque registrare ancora tanti feriti a causa dei festeggiamenti e dei Botti di capodanno.

Sono 46 i feriti a Napoli e dintorni

Le prime notizie raccolte sono di un capodanno abbastanza tranquillo in quasi tutte le città, dove i botti sono diminuiti e di conseguenza anche gli incidenti. Al sud ci sono le zone dove per tradizione si spara di più e proprio al sud , in particolare nel napoletano, abbiamo un primo bilancio che fa registrare 46 feriti nella notte durante i festeggiamenti.

Due di questi incidenti nel napoletano, sono stati assurdamente causati da dei proiettili vaganti, per l'assurda abitudine di festeggiare utilizzando delle armi da fuoco con cui sparare in aria. Un uomo cinquantanovenne di Avella è stato ferito di striscio al collo mentre era alla guida del suo camion e una donna di sessantaquattro anni alla gamba, quando era affacciata al balcone di casa sua in via comunale Maranda nel quartiere Ponticelli a Napoli.

Il totale dei feriti va diviso tra la città di Napoli, dove abbiamo 31 feriti e il resto della provincia, dove i feriti sono stati 15.

Tra i feriti gravi ricoverati in ospedale, c'è un bambino di nove anni nativo di Torre del Greco con gravi ustioni e ferite alle falangi della mano sinistra e un secondo di pochi anni più vecchio residente in Irpinia che ha dovuto subire una subamputazione a livello della seconda e terza falange della mano sinistra.

Dagli ospedali giungono poi notizie di altre sette persone con ferite più lievi che sono state giudicate guaribili in 30 giorni.

La nottata è stata impegnativa per forze dell'ordine e vigili del fuoco, che nel napoletano hanno dovuto effettuare 22 interventi a causa di sterpaglie o cassonetti dei rifiuti dati alle fiamme. Nel resto della provincia sono stati necessari altri 18 interventi.

Dai vigili del fuoco giungono notizie anche riguardo al totale degli interventi in tutta Italia che sono stati in totale 674, un quindicina in meno dello scorso anno.

La regione con il maggior numero di chiamate è stata il Lazio con 110, seguita dalla Campania dove ce ne sono state 95, 88 in Puglia e 67 in Lombardia.