Il Capodanno è una festa che ogni anno rischia di finire in tragedia. E' così' anche questo 2017, come in un bollettino di guerra, si legge di feriti anche gravi a causa dell'esplosione dei petardi. Negli ultimi anni anche grazie a una maggiore coscienza collettiva sul tema, il numero dei feriti è andato gradualmente riducendosi. Tuttavia anche oggi 1 gennaio del 2017, ci troviamo a rendervi conto di chi questo Capodanno l'ha passato in ospedale ferito o addirittura in pericolo di vita a causa dei botti. In particolare, il bilancio della notte di Capodanno è di 46 feriti.

In tutta Italia si sono registrati incidenti a causa dell'esplosione dei petardi.

Botti di Capodanno: il bilancio nel napoletano

Il caso più eclatante si è verificato a Napoli: un proiettile di rimbalzo ha colpito un uomo che era alla guida di un camion poco prima della mezzanotte. Mentre nel quartiere di Ponticelli, sempre a Napoli, una donna che era intenta ad ammirare lo spettacolo dei fuochi pirotecnici, è stata colpita da un proiettile vagante, che le ha trapassato la gamba. La donna che è stata ricoverata all'ospedale Loreto Mare, non ha saputo fornire alcuni dettagli in merito nè si è resa conto da dove potesse provenire questo proiettile. La signora in ogni caso non versa in pericolo di vita.

Questi gli altri casi più gravi: a Napoli un ragazzo di 16 anni ha riportato delle lesioni al volto a causa dell'esplosione di un petardo. Un bimbo di 9 anni di Torre del Greco ha riportato sia ustioni che ferite al secondo dito della mano sinistra, e al quarto e al quinto dito della mano destra. Per un ragazzo di 12 anni di Pratola Serra (Avellino) è stato invece necessario ricorrere all'amputazione della falange relativa al secondo e terzo dito della mano sinistra.

Nel salernitano invece un trentenne di San Rufo a causa dello scoppio di un petardo ha riportato delle ferite gravi alla mano destra. A Nocera, un altro trentenne è stato ricoverato per delle ferite a un occhio, un 50enne a Salerno ha invece riportato delle ferite alla coscia destra ed escoriazioni sul torace.