Le polemiche sono divampate nei giorni scorsi, in piena emergenza neve e terremoto, quando Antonio Di Lizia - pilota dei Vigili del Fuoco che in passato aveva prestato servizio nel Corpo forestale dello Stato - ha denunciato che 8 elicotteri che avrebbero potuto prestare soccorso nelle zone colpite erano rimasti ai box a causa di un problema burocratico. Mezzi che sarebbero stati molto utili in un momento in cui numerosi paesi erano isolati a causa delle copiose nevicate, ma che non potevano volare a causa dello scioglimento del CFS, confluito nell'Arma dei Carabinieri o in altri corpi, tra cui i VVFF, per effetto della Riforma Madia.

Il problema seppure tardivamente è stato risolto, e nella giornata di ieri gli elicotteri in questione sono tornati a volare.

Solo due elicotteri in servizio durante l'emergenza

Secondo quanto riportato dal pilota a fornire aiuto alle popolazioni alle prese con neve e scosse ci sarebbero stati solo 2 elicotteri, mentre 8 erano rimasti fermi negli hangar di Roma, Pescara e Rieti. Mezzi che avrebbero potuto essere impiegati per raggiungere alcune auto rimaste isolate con i passeggeri a bordo, tra cui alcuni bambini, a causa delle numerose slavine provocate dalle scosse, ma che per un mix letale di burocrazia e disorganizzazione non sono stati utilizzati fino a ieri. Quando l'emergenza, seppure tra ritardi e polemiche, era ormai cessata.

I problemi della riorganizzazione

Sin dai primi di Gennaio gli uomini dell'ormai ex Corpo Forestale passati ad altre amministrazioni segnalavano i problemi ed i disguidi della transizione. Un caos nel bel mezzo del quale si è presentata l'emergenza centro italia, aumentando la confusione ed i disagi. A causa di un disguido e della lentezza della burocrazia italiana quei mezzi non potevano essere utilizzati.

Nessuno poteva assumersi la responsabilità di farli intervenire, essendo sciolto il Corpo Forestale ma non essendo ancora completato il trasferimento della gestione dei mezzi.

Le foto degli elicotteri fermi ai box hanno suscitato forte indignazione, al punto che chi di dovere si è immediatamente attivato per superare la questione, seppur tardivamente. E la situazione è stata sbloccata. Già nella giornata di ieri alcuni mezzi sono entrati in servizio e altri lo saranno a breve.