La costa concordia e il suo ex capitano Francesco schettino, sono ancora nella memoria della popolazione italiana. Questo nonostante siano già passati 5 anni da quel 13 gennaio 2012, giorno in cui dopo aver urtato gli scogli vicini all'Isola del Giglio, la nave da Crociera si è inabissata per metà. L''inchino' davanti al Giglio è costato 32 vittime e ingenti danni alla compagnia. La giustizia ha finora riconosciuto Francesco Schettino, l'allora capitano della nave, come unico colpevole dell'incidente, e quindi lo ha condannato a 16 anni di carcere.

Ma come stanno adesso le cose? Al momento siamo ancora al secondo grado di giudizio, e sia la difesa che l'accusa, ovviamente per motivi completamente divergenti, sono ricorsi in appello. Dunque la storia si concluderà alla prossima apparizione davanti al giudice, dove il terzo grado di giudizio metterà la parola fine alla vicenda.

Francesco Schettino condannato a 16 anni

Nel secondo grado di giudizio del processo ai danni di Francesco Schettino, che si è svolto il 31 maggio scorso, sono stati confermati i 16 anni di condanna che erano stati inflitti già in primo grado. I reati per i quali l'ex comandante della Costa Concordia è stato riconosciuto colpevole sono stati: disastro colposo, omicidio plurimo colposo e abbandono di persone minori o incapaci.

Per i giudici resta lui l'unico colpevole di una manovra azzardata e pericolosa, e come hanno scritto nei verbali di processo 'compiuta da Francesco Schettino secondo il suo 'Istinto marinaresco'.' Inoltre uno degli elementi a lui contestati, è il fatto che contrariamente a quanto lui sosteneva durante l'interrogatorio, quando ha lasciato la nave i passeggeri non erano già scesi tutti, ma molti erano ancora a bordo.

Per Francesco Schettino inibizione di 5 anni

La condanna per Francesco Schettino non è costata solo l'apertura per lui delle porte del carcere, e ingenti milioni di esborso da parte della Costa Crociere tra danni alla Costa Concordia, e risarcimenti danni ai passeggeri coinvolti nell'incidente. Infatti per lui è scattata anche la diffida a ricoprire il ruolo di Capitano di una nave per almeno 5 anni. Adesso il processo si avvia verso la fase finale, il terzo grado di giudizio, che è stato confermato in quanto entrambe le parti in causa, accusa e difesa, hanno presentato ricorso.