Sono ore di tensione quelle di questo giovedì nel piccolo stato del Gambia dove le truppe del limitrofo Senegal stanno avanzando nel suo territorio a causa di un colpo di stato messo in atto dal presidente uscente Jammeh.

La crisi sarebbe iniziata ieri quando il presidente del Gambia Yahya Jammeh che avrebbe dovuto lasciare la presidenza a causa della scadenza del suo mandato in favore del rivale Adama Barrow, avrebbe proclamato lo stato d'emergenza di 90 giorni con l'obiettivo di prolungare la sua presidenza denunciando presunti brogli elettorali.

Yahya Jammeh avrebbe dovuto concludere il 18 gennaio il suo mandato da presidente del Gambia che durava dal 1994 a favore del suo rivale Barrow in seguito al risultato delle elezioni dello scorso dicembre, tuttavia questo non è accaduto ed il presidente eletto avrebbe fatto ricorso all'Ecowas che in poche ore ha deliberato la decisione di intervenire militarmente contro il dittatore Jammeh.

Secondo l'Associated Press il presidente Jammeh si troverebbe ora asserragliato all'interno del suo palazzo insieme ad alcuni ministri a lui fedeli e scortato da un centinaio di soldati lealisti, infatti l'esercito regolare non avrebbe l'intenzione di appoggiare la decisione del dittatore.

Molti organi di Stato hanno dichiarato nelle ultime ore di non voler appoggiare il dittatore che si troverebbe ora in una situazione di assedio dei sui stessi cittadini oltre che dagli eserciti di Senegal e Nigeria.

Intanto le truppe senegalesi congiuntamente a quelle nigeriane sotto l'egida dell'Ecowas (l'organizzazione degli stati dell'africa occidentale) si starebbero ammassando lungo i confini del piccolo Paese e sarebbero pronte ad invaderlo nel caso in cui Jammeh decida di non voler lasciare la presidenza.

Stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa americana alcune truppe territoriali senegalesi sarebbero già entrate entro i confini territoriali del Gambia senza tuttavia incontrare alcuna resistenza.

Il Senegal starebbe portando nel pomeriggio di oggi (ora degli Stati Uniti orientali) sul tavolo dell'ONU una proposta di risoluzione della crisi che porterebbe ad un intervento armato dell'Ecowas senza però il supporto dei caschi blu.

La scadenza dell'ultimatum per il presidente Jammeh è prevista per la mezzanotte ora locale (l'una di oggi in Italia), in caso di mancata resa l'ONU acconsentirebbe con ogni probabilità ad un intervento armato da parte delle truppe congiunte del Ecowas.