Laura Boldrini, la presidente della Camera dei Deputati si è arrabbiata con Facebook. Tutto ha inizio da un post di Arianna Drago.

La ragazza ha avuto il coraggio di denunciare un fenomeno sempre più frequente sui social network, lo "stupro virale".

La strigliata della Boldrini

Laura Boldrini ha criticato il comportamento dei dirigenti di Facebook per aver oscurato la denuncia di Arianna. Facebook inoltre, di fronte a un fenomeno che sta diventando sempre più frequente, dovrebbe sanzionare chi violenta virtualmente le donne. Arrivare addirittura a oscurare un post di denuncia, secondo la Boldrini, è un comportamento riprovevole.

"Arianna Drago è una ragazza che ha trovato il coraggio di denunciare un fenomeno intollerabile" ha scritto la presidente sul famoso social network . Lo stupro virtuale consiste nella creazione di gruppi chiusi, all'interno dei quali vengono fatte circolare foto (prelevate dai vari profili privati) di donne. Le foto sono accompagnate da commenti ripugnanti, tutti a sfondo sessuale.

Il post di Arianna sarebbe stato censurato in quanto "non rispettava gli standard della comunità". Laura Boldrini ha chiesto quindi spiegazioni all'azienda americana. "Per quale motivo Arianna avrebbe violato gli standard di Facebook? Perché invece di chiudere questi gruppi squallidi e offensivi oscurate un commento di giusta denuncia?".

Lo stupro virtuale di gruppo

Lo stupro virtuale di gruppo consiste nel scaricare foto da profili privati (principalmente di donne) e nel postare queste foto in determinati gruppi chiusi. Le foto sono poi commentate da uomini che si divertono nel commentare volgarmente le protagoniste delle foto. La "forza" di questi gruppi consiste nella loro invisibilità.

Le vittime infatti, non verranno mai a sapere del "furto" delle loro foto. Il "gioco" consiste poi nell'inventare l'insulto più volgare e spinto.

Enrico Mentana, dopo aver ricevuto delle segnalazioni, ha denunciato questo fenomeno, consigliando di eliminare questi gruppi per eliminare completamente il problema.