La terribile slavina li ha imprigionati per 43 ore, coperti da neve, detriti e macerie.

L’Hotel Rigopiano, crollato su stesso, ha iniziato a restituire i superstiti della valanga: si tratta di quattro bambini, ed una donna, madre di uno di questi e moglie del cuoco Giampiero Parete.

Altri cinque sono stati individuati e la protezione civile sta lavorando per portarli in salvo. Purtroppo sono stati confermati due decessi.

Il primo contatto con il gruppo è potuto avvenire grazie all’aiuto dei cani: paradossalmente, la struttura che ha protetto le persone, non permetteva di comunicare con l’esterno.

“E’ stato bellissimo, non credevano ai loro occhi e ci abbracciavano”, ha riferito Bini, il soccorritore che mette in guardia però sulla pericolosità che caratterizza i prossimi scavi, poiché parti dell’hotel potrebbero crollare e l’aumento delle temperature aumenta la possibilità di nuove slavine.

Fondamentale si sta rivelando l’aiuto di un manutentore dell’albergo che sta fornendo indicazioni utili ad individuare le aree in cui si trovavano i clienti prima della slavina: si tratta della zona ricreativa, dove vi sono il bar e la sala biliardo.

Al momento si mantiene il contatto vocale con questo secondo gruppo e nel frattempo si stanno utilizzando strumenti ad alta precisione per individuare i cellulari dei superstiti.

L’abbigliamento pesante e il fatto di trovarsi in ambienti chiusi, a parere dei medici, sono le due condizioni che hanno permesso e stanno permettendo alle persone intrappolate, di rimanere in vita.

Titti Postiglione, responsabile emergenze della Protezione Civile, mantiene vive le speranze per i prossimi soccorsi, dopo i quali ci si potrà sentire finalmente tranquilli: per il momento si pensa che ci possano essere i genitori di Edoardo, Sebastiano e Nadia, di Loreto Aprutino (Pescara).

I feriti sono stati trasportati con i mezzi di elisoccorso del 118 dell’Aquila e della Guardia Costiera per poi esser ricoverati a Pescara, ma l’ospedale dell’Aquila resta un punto di riferimento con due sale rianimazione a disposizione.

Il Presidente del Consiglio Gentiloni sottolinea quanto la vicenda abbia commosso gli italiani e non si può che sentirsi un’unica famiglia stretta nella speranza e purtroppo anche nel dolore portati da questo sconvolgente evento.