Si è finito di scavare, il disastro dell'hotel Rigopiano ha prodotto 29 morti, è un immane tragedia: sono 11 i sopravvissuti. E' trascorsa una settimana da quando la slavina ha travolto l'albergo facendo una quarantina di vittime, tra cui un uomo senegalese. Le altre persone vengono dal centro e sud Italia. Tra i superstiti figurano Giampiero Parete, il cuoco, e Fabio Salzetta il factotum dell'albergo: i due si erano rifugiati in auto e sono stati recuperati poche ore dopo l'impatto della slavina. A questi vanno aggiunti alte nove persone: la moglie di Parete, Adriana Vancenau, quattro bambini (Ludovica e Gianfilippo Parete, Edoardo di Carlo e Samuel di Michelangelo).

Gli ultimi quattro nomi rimasti sono: Giampaolo Matrone, Francesca Bronzi, Vincenzo Forti e Giorgia Galassi. Le squadre di soccorso sono state impegnate in attività ad alto rischio. Le vittime sono morte per schiacciamento, ipotermia, asfissia. Sono in tutto 29 i morti accertati, al momento sono state identificate 20 vittime. Si tratta di Rosa Barbara Nobilio, Piero di Pietro, Nadia Acconciamessa, Sebastiano di Carlo, Linda Salzetta, Paola Tommasini, Ilaria De Biase, Luana Biferi, Jessica Tinari, Sara Angelozzi, Marinella Colangeli, Alessandro Giancaterino, Gabriele D'Angelo, Stefano Feniello, Marco Vagnarelli, Roberto del Rosso, Alessandro Riccetti, Faye Dame, Claudio Baldini e Emanuele Bonifazi.

I soccorsi del centro di Penne sono stati tempestivi, contraddistinti dal coraggio, senso di umanità e determinazione. Nessuno è morto per assideramento, dunque non ci sono stati ritardi nei soccorsi. Su Rigopiano sono comunque in corso indagini per accertare eventuali responsabilità dell'accaduto. La valanga che si è abbattuta sull'hotel di Farindola era di 120 mila tonnellate.

Un disastro enorme. Alcune vittime sarebbero morte col cellulare in mano mentre rassicuravano amici e parenti. Ben 200 persone sono state impiegate nelle attività di recupero e soccorso. Ritrovati gli effetti personali delle vittime. La tragedia del resort si è dunque consumata in un attimo drammatico.