E' il 14 agosto, la data dell'immane tragedia che ha colpito Genova, togliendo la vita a ben 43 persone. Una tragedia di gravissima portata, che ha causato il lutto nazionale. Il dramma del Ponte Morandi ha lasciato il segno nel nostro Paese e non si può scordare. Aldo Busi, il grande scrittore bresciano, ha parlato a "Carta Bianca" (trasmissione della Rai condotta da Bianca Berlinguer) di "sindrome di viadotto" per l'Italia, con la paura collettiva che i ponti crollino. Scuole fatiscenti, ponti che crollano, è emergenza Italia.

E' il reperto numero 132, un cavo tranciato di netto a fare luce sull'inchiesta

Cavi segati a metà, spezzati, tiranti corrosi e deteriorati. Il reperto chiave, ritenuto fondamentale dai pm che stanno portando avanti le indagini sul crollo, è il numero 132, che potrebbe davvero fare luce sull'inchiesta. Il reperto, trovato sotto la supervisione del procuratore incaricato di Genova Francesco Cozzi, è stato inviato in Svizzera per ulteriori accertamenti. Il deterioramento delle pile 9 della struttura del ponte era da tempo noto agli addetti ai lavori, ma nessuno si è mosso per svolgere un'ordinaria manutenzione. Questo potrebbe confermare la colpa e la responsabilità della società Autostrade per l'Italia.

L'inchiesta del New York Times

Il New York Times ha svolto un'importante inchiesta sul crollo del ponte di Genova in quella fatidica vigilia di dell'ultimo Ferragosto. Una ricostruzione encomiabile di come sono andate le cose. Il Ponte Morandi, infatti, dalla sua apertura al traffico nel 1967, lasciava già intravedere segni di cedimento e deterioramento da calcestruzzo.

Il cedimento degli stralli a sostegno del ponte, per il quotidiano americano, era inevitabile: una catastrofe annunciata.

Naturalmente quella di Genova è un'atrocità molto grave, una tragedia immane, che è costata la vita a decine di persone, una colpa nazionale senza rimedio. L'allenatore della Nazionale Roberto Mancini, ha parlato di "dolore profondissimo", una ferita aperta nella nazione che non può essere rimarginata nel giro di poco tempo.

L'Italia è una nazione che non può permettersi fatti come quelli di Genova, che ledono il prestigio nazionale e inquinano la vita civile, scatenando paure e insicurezze nei cittadini. Si spera che fatti gravi come quelli di Genova non si ripetano in futuro, per la salute della nazione, la sicurezza civile, la tutela dell'ordine pubblico